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La fase Attiva e passiva in rapporto alle letture dei testi

«Per ricoprire un ruolo qualsiasi nella società in cui viviamo, è d'importanza fondamentale lo studio di testi attinenti alla professione ambita, che hanno lo scopo di istruire l'adepto ad una certa preparazione teorica, prima di poter operare nel campo cui egli è indirizzato. Le relative fonti scritte, dalle quali l'adepto immagazzina e assimila, rielaborando i dati utili alla comprensione della particolare materia sulla quale egli si sta preparando, assumano una posizione essenziale senza la quale l'adepto, non potrebbe in alcun modo emancipare e raggiungere alcun livello rilevante (sempre a rigor di logica e salvo casi eccezionali). Si potrà facilmente osservare, come il soggetto in questione che sia più o meno privo di ogni conoscenza, è subordinato al testo che ha davanti a sé da cui trae le relative conoscenze. Questa è “la formazione materiale sistematica della società attuale, il suo modus operandi in rapporto con la pura conoscenza empirica. L'adepto, in questo caso per la sua formazione, apprende la conoscenza solamente dall'esterno attraverso le varie fonti di informazione, per poter in tal senso edificare la sua persona. Inversamente, per quanto riguarda un soggetto che si trova addentro ala sua stessa esperienza evolutiva mossa dalla spinta interna verso la formazione Spirituale, il suo rapporto con i testi o le altre fonti di informazioni esterne, è praticamente invertito. Questi elementi cognitivi, assumono una posizione nettamente sostanziale e subordinata, e non più essenziale come nel caso precedente; l'individuo, ha già precedentemente imparato dal “di dentro” o dalla scuola della Luce della Coscienza, ed ha di fatto realizzato, tutto ciò che i testi possono a quel punto, solo confermare e organizzare al meglio nella sua mente. Concludendo; mentre nel primo caso l'individuo prima legge e poi impara, nel secondo caso egli dapprima conosce dentro di Sé per poi leggere, dopo aver realizzato indipendentemente dai testi determinate Leggi universali e la profonda conoscenza della natura dei fenomeni manifesti. Il soggetto del primo caso, si concentra prepotentemente sui testi per immagazzinare al più possibile informazioni utili alla sua crescita professionale, e potrà godere infine dei soli risultati prodotti da niente di più che della sua formazione mentale, o in altri termini; "dalla potenzialità del piccolo io”, contrariamente al secondo caso, in cui; il soggetto godrà sin dall’inizio, nel riconoscere Sé stesso nei testi in un intenso feeling di Amore Cosmico, che non faranno altro che "confermare passo passo in quanto effetto mistico e cerimoniale”, quel matrimonio o incontro durante il suo cammino, tra il suo interiore e il suo esteriore nei rapporti con il Cosmo, con il mondo, e con tutta la natura materiale».