Caro don Minutella, non è vero che le donne sono più buone

Prima questione

 

DON ALESSANDRO E LE QUOTE ROSA

 

 

Dopo tanti anni or sono che seguo Radio Domina Nostra, e dopo una serie di invani tentativi di contatto con don Alessandro Maria Minutella, non mi rimane che scrivere qui, il mio pensiero all'attenzione di tutti, circa due questioni che non mi tornano assolutamente, rimanendo a disposizione per i relativi approfondimenti. Poiché ho anche io i miei "dubbia", e poiché ho fatto presente più volte nell'arco di questo lungo tempo la mia necessità di un confronto con il padre circa le relative questioni inerenti a questi ultimi, non mi rimane che approfondirli nelle mie scritture.

 

Dico questo in tutta serenità, dato che gli impegni del padre sono incalcolabili, per cui mi pronuncio senza il minimo senso di rammarico nei suoi confronti, ci mancherebbe, anzi, al contrario, dato che ho sempre riconosciuto in questo sacerdote una carisma speciale e una vocazione pura.

Tuttavia, nella strada spirituale e in rapporto alle Leggi Universali ci sono idee che non possono essere accettate, soprattutto quando quest'ultime sono promosse da tali autorità spirituali. 

Dunque, colgo questa occasione da umile autodidatta quale io sono, e oramai più che ventennale studioso di Metafisica, permettendomi con questa lettera aperta al sacerdote in questione, di porre in essere alcune riflessioni circa due questioni a mio avviso di fondamentale importanza.

 

La prima questione riguarda il "San Donnismo" (termine coniato dal sottoscritto), o la iper-valorizzazione delle donne come categoria, che secondo il padre, come del resto di tutto l'amplesso Mariano in genere, la donna presa nel suo valore ontologico sarebbe "più spirituale dell'uomo".

Questo assunto, strutturato progressivamente nei secoli è completamente confutabile dalla prospettiva metafisica come ho trattato sufficientemente altrove(1).

 

 

Non si comprende come mai, il padre che dà una parte si è dato un gran fare a combattere l'idea della chiesa progressista di trascinare la Santa Madre a ribasso al livello della donna comune, e poi con un colpo di rovescio sembra innalzare la donna comune al livello della Santa Madre.

Stando a sentire il padre, "quando l'uomo pecca in tutte le sue forme è naturale per il fatto che l'uomo "è più razionale della donna" (non è vero), e più istintivo e quindi si lascia sviare più facilmente, e quando la donna commette delle azioni "poco virtuose" sempre secondo il padre "è un mistero incomprensibile... (mah)". 

 

No padre, non è così semplice delineare la struttura psichica sia dell'uomo che della donna, perché entrano in gioco molti altri fattori di ordine ontologico e psicologico.

 

Non accorgendosi dell'errore, egli getta altra benzina (morale) sul fuoco (propaganda sovversiva), con annessi e connessi sul piano prima spirituale e poi psicologico.

 

 

 

 

 

Prima di proseguire vorrei chiarire un punto molto importante!

A scanso di equivoci, ci tengo a precisare in maniera equivocabile e fino a prova contraria, che, a dispetto delle varie dicerie che già circolano soprattutto nell'ambiente del "piccolo resto cattolico" riguardo a queste mie riflessioni e critiche nei confronti di questa particolare impostazione ideologica del sacerdote in questione circa l'uomo e la donna in senso spirituale e psicologico, e che tali dicerie identificano ingiustamente il sottoscritto come soggetto condizionato da determinate ferite ancora aperte causate dal rapporto col gentil sesso e dunque affetto di misoginia, che tali diagnosi sono propriamente basate sul nulla, e che anzi, il sottoscritto completamente risolto e libero da ogni sorta di conflitto con l'altro sesso ama la categoria delle donne in maniera profondamente genuina. Allora, tali considerazioni avendo sbagliato completamente indirizzo, le rimando ai vari mittenti. Detto questo, qualora si fosse tentati di immaginare che il mio spirito di fondo nel trattare tale questione fosse, ripeto, influenzato da una o più condizioni psicologiche derivate da esperienze personali irrisolte nei confronti del gentil sesso, si consideri, che al contrario il mio luogo a procedere è completamente libero, distaccato e scientifico nel senso metafisico del termine. Ci tengo a precisare inoltre, che il mio interesse dato dalla mia forma mentis, è fondamentalmente per la scienza metafisica, e la mia passione per la teologia e per la filosofia è perché entrambe queste discipline hanno come base "la scienza eminentemente esatta della metafisica" come direbbe René Guénon. Infatti, la Teologia ha come base la metafisica e la filosofia pure, anche se è stabilito (a torto) che la metafisica è "una branca della filosofia", finché poi René Guénon stesso ha raddrizzato questo errore mettendo tutto in perfetto ordine affermando che "dalla metafisica ha origine l'ontologia, e da quest'ultima ha origine la filosofia". Pertanto, delle questioni assai importanti in voga in questo tempo di grande confusione che sta vivendo la Chiesa Cattolica Romana: questio magna, diritto canonico, ecc, non sono per mia natura questioni che mi interessano in modo particolare, e quindi le appalto volentieri ad altri, quanto invece sono sempre concentrato sulla metafisica e sul simbolico, e a caduta sulla Teologia.

 

 

 

Ebbene, se il padre afferma che le donne sono più spirituali degli uomini mi sentirei di chiedergli

"Padre, su che basi metafisiche afferma ciò?"

 

 

 

Don Alessandro Maria Minutella è "Sandonnista".

"Sandonnismo" (da san Donnino, dal quale mi sono ispirato solo al nome), è un termine coniato dal sottoscritto per definire gli apologeti e idolatri del genere umano femminile, e che dunque hanno l'idea profondamente radicata che le donne siano naturalmente più buone e più sensibili degli uomini, visto che quest'ultimi sono padri padroni, maschilisti, patriarchi, ecc...

 

Egli, si stupisce assai ogni qualvolta una donna non si comporta bene e che commette qualche azione non proprio eticamente corretta per non dire maligna.

Dico, ma il padre è consapevole che oltre a Cenerentola c'erano anche le sorellastre, e oltre a Biancaneve c'era anche la strega/stratega/bega?

Con tutto il rispetto e la stima possibile nei confronti di questo eroico sacerdote, debbo tuttavia segnalare che questa sua teoria è del tutto infondata e forviante, in termini, sia pratici che psicologici, e soprattutto metafisici.

 

Nel video sottostante dunque, al min 9.00 il padre sembra del tutto spiazzato di fronte ad alcuni atteggiamenti effettivamente negativi da parte di una giornalista che ha infierito con mezzi subdoli contro la sua persona. Egli come al solito, dato che considera l'intera categoria femminile, assai più virtuosa di quella maschile, sembra piuttosto deluso dall'accaduto.

 

#ledonnelosannomeglioditutti

Don Alessandro Minutella non può stare senza innalzare la donna al di sopra dell'uomo, e si spinge sempre oltre...

In questi giorni è arrivato a dire che; "Saranno le donne pie, quelle di preghiera che salveranno la Chiesa, perché noi uomini facciamo il nostro e nulla più, ma le protagoniste sono le donne di preghiera!".

Come dire che le preghiere degli uomini sono insignificanti?

Le conseguenze di tale ideologia priva di alcun fondamento sono molteplici:

Elenchiamole solo alcune:

Il primo, è di ordine simbolico, e che vede il rafforzamento della sovversione dei principi già in atto da tempo nella nostra società dilaniata dalla menzogna e dalla malvagità, dove la figura dell'uomo è stata completamente massacrata allo scopo della distruzione dei parametri valoriali per conto delle potenze antiCrtistiche;

Come ho ben spiegato, in particolare negli ultimi decenni è in atto una vera operazione di sovversione "simbolica", e per questo sono state innestate nella nostra società tutta una serie di contro-simbolismi, i quali ho trattato in maniera piuttosto approfondita(1), facendo emergere tutte le contraffazione allo scanner della scienza metafisica.

 

Uno tra i massimi contro-simbolismi o diaballi che dir si voglia posto in essere per favorire l'opera di sovversione simbolica, è stato propriamente quello di associare la donna allo spirito, al bene, all'amore.

 

 

Il secondo punto, vede il mantenimento dello stato psicologico di mediocrità a partire dai fedeli Cristiani stessi, che, in seno alle dichiarazioni anti-metafisiche e anti-scientifiche del padre considerano l'uomo come promotore delle guerre e la donna come promotrice della pace. L'errore di tale concezione risiede fondamentalmente come ho già spiegato in altre occasioni, nella confusione tra spirito e psiche, e tale concezione errata è causata dalla più completa mancanza di approfondimento della psicologia e della spiritualità dell'uomo e della donna.

 

Da qui il collasso intellettuale dell'uomo e il rafforzamento emotivo, razionale, e sentimental-moralista

 

Alcune formule metafisiche e dunque universali:

"L'uomo é il pilatro la donna è la trave, se si toglie il pilastro la trave crolla!"

"La donna è come il glicine e l'uomo è come il pino che la sorregge!"

 

Alcune analisi psicologiche dell'uomo e della donna:

L'uomo é essenzialmente intellettuale la donna é essenzialmente razionale;

La la razionalità per la donna serve essenzialmente a contenere la follia. L'uomo (per set psichico) é capace di oltrepassare il razionale e l'irrazionale.

La donna è capace di più cose contemporaneamente, ed è sensitiva; per caratteristica naturale è un vantaggio materiale e uno svantaggio spirituale, mentre l'uomo è psicologicamente meno potente e più predisposto alla contemplazione e alla trascendenza.

 

(n.b. Queste voci elencate sono solamente alcune tra le molteplici, e sono ovviamente soggette ad ulteriori approfondimenti e applicazioni secondarie [1] ).

 

 

 

Don Alessandro, dato che considera le donne nel loro amplesso come l'emblema dell'amore e della pace, dovrebbe spiegare le ragioni delle donne che esercitano un potere maligno in tutti gli ambiti di questa società dalla notte dei tempi e più che mai oggigiorno.

Se per la caduta intellettuale della donna diamo la colpa all'uomo ci sto!!!

Così come il fenomeno del femminismo segue quello del maschilismo.

Ma c'è da chiarire una cosa molto importante a riguardo che nessuno considera, ed è che il maschilismo non è prerogativa dell'elemento maschile, bensì di quello femminile, ovvero, che la caduta intellettuale dell'uomo è la mancanza dell'elemento mascolino (Cristo/Logos)!

(rimando questo punto al mio approfondimento (2)

E qui sarebbe possibile realizzare una lista "infinita".

 

L'elenco che si potrebbe fare delle donne dal profondo egoismo e dal temperamento terribile, senza contare le donne dannatamente diaboliche iscritte nella storia è pressoché incalcolabile.

E che dire di tutte quelle donne che sono sono prestate al sistema nel corso di questi ultimi decenni per dissacrare la societa?

Senza contare le donne che si sono prestate e spesso hanno diretto loschi affari internazionali trafficando di tutto?

 

 

Non si capisce il motivo della sua affermazione secondo la quale "le donne amano di più degli uomini"...

 

Ci sono state donne nella storia della chiesa e non solo che hanno dimostrato una forza immane, un coraggio impensabile, un livello di compassione, di carità e di amore incredibile!

E non è stato lo stesso per gli uomini?

Non so trovano parimenti gesta eroiche, martiri della fede, fenomeni mistici anche nelle quote azzurre?

 

Perché le donne amano in misura maggiore degli uomini?

Perché sono più sentimentali?

L'amore é allora ridotto al sentimentalismo?

L'intelletto non è la massima espressione dell'amore?

 

 

 

A nome di noi uomini, piccoli e grandi, spirituali e concreti, intellettualmente onesti e sani, che amiamo Dio, che amiamo la vita, la genuinità, il sovrammondo, che diamo la vita per la giustizia e la pace!

A nome di tutti i martiri della fede, di ogni fede!

A nome di tutti i guerrieri che hanno combattuto per Dio, per il popolo, per le persone care!

A nome di tutte le persone genuine, di tutti i bambini genuini...

Seconda questione

La seconda questione, riguarda il pensiero, che, tipico della chiesa cattolica, purtroppo ancora fin troppo salda nella tradizione greca e poi latino-romana, non riesce a superare il limite della logica razionale, ovvero, del pensiero assolutamente intrinseco alla ragione senza la sua indipendenza da quest'ultima.

 

 

 

 

 

 

 

⚡LIBERATE IL CRISTIANESIMO DALLA GRECITÀ⚡

 

(commento rilasciato nel video qui sotto indirizzato al padre) 

Commento:

 

L'intelletto è superiore alla ragione, e l'anima è prima intellettuale che razionale.

L'aquila Tomista è il Logos, e il Logos prima di essere razionale è intellettuale.

 

I Greci erano limitati!

I primi immanentisti dell'Occidente!

Per loro tutto doveva essere razionale oppure era la morte!

Per loro, il pensiero si fermava alla razionalità, e quando diventava irrazionale non era più pensiero ma "Thánatos" ("Morte").

Quello fu il periodo nel quale per quanto riguarda l'occidente, la vita fu ridotta alla sola esistenza!

Il pensiero puro invece, è eterno e sovra-individuale, e va oltre il razionale e anche l'irrazionale, e anzi, è il principio stesso di entrambi questi poli, così come si è mantenuto in diverse Tradizioni Orientali tra cui nella Tradizione Giudaica ortodossa.

Il Cristo infatti, che È il Tetragramma incarnato (Dio stesso), fu lo stesso al tempo della sua manifestazione "il Logos puro", e il Cristianesimo delle Origini (prima della Chiesa Latina) si innesto' nella Tradizione Greca (Pagana e quindi immanentista) per sostenere il crollo intellettuale e riportare la Trascendenza.

Gloria a Dio!

Sia lodato il Kiryos e la sua santa madre!

 

Colgo l'occasione con questa splendida riflessione per presentare un mio personale punto di vista che è da anni che ci lavoro e che riguarda appunto il Logos.

Nella sua trattazione caro padre, lei ha ricordato come "la parola si è fatta carne per non parlare", e qui ci sta tutta la limitatezza della grecità che a causa della sua natura immanentista, nelle sue espressioni non rende appieno l'idea del concetto del Logos o Verbo.

L'intelletto è superiore alla ragione, e l'anima è prima intellettuale che razionale.

L'aquila Tomista è il Logos, e il Logos prima di essere razionale è intellettuale.

Ecco perché come ha ben descritto don Alessandro nella riflessione di questo Santo Natale: "la parola non parla", certo, perché la "non parola" precede "la parola", perché la contemplazione precede l'azione, e perché è l'atto puro. Il Logos non è discorso, ma pensiero puro, prima della ragione e indipendente da essa!»

 

 

 

Per i signori invece che sventolano dappertutto "la mancanza della ragione", ebbene, a costoro che (messo e considerato che siano in buona fede) in tutta evidenza sono intellettualmente limitati, è giusto fa notare loro l'errore dal quale vengono a generarsi effetti per niente positivi, e dunque ricordare loro ancora una volta, che "non manca affatto la ragione", ma che al contrario, tale fenomeno al quale assistiamo è prodotto "proprio dalla tracotanza e dal dominio assoluto della ragione!" (Dea ragione). Quello che manca in realtà è: "il Lume della ragione", ripeto "non la ragione!". 

La ragione è stata sequestrata dall'io individuale e sociale, e separata con la forza dal suo legittimo marito "il Logos", e oggi muore per disperazione. 

Quindi, se davvero volete che la ragione torni in sé, piantatela di biasimare la sua mancanza, e piuttosto lamentate la mancanza del suo principio Cristo/Logos! ⚡

Così come per la prima questione si confonde ovunque oggi la sfera spirituale con quella psicologica, allo stesso modo lo è soprattutto in questo caso.

 

Nel video seguente, Padre Giuseppe Barzaghi Op, sintetizza questo principio:

Caro padre, desidero ringraziarla con grande rispetto per il suo impegno, e non mene voglia per questo mio appunto nei confronti della sua impostazione, ma ho cercato in ogni modo di arrivare a lei per discutere di queste cose, inviandole i miei due libri, inviandole i miei articoli, cercando di contattarla telefonicamente, postando le mie riflessioni sotto i suoi video indirizzati esplicitamente alla sua persona, ma non ho mai avuto una minima risposta. E per cui, d'ora in poi, così come faccio con tutti coloro che rispetto e seguo per un motivi o l'altro, produrrò lettere aperte relative a determinate argomentazioni a mio avviso fondamentali.

 

Un antico detto estremo orientale cita :

"la zampa di granchio nella sabbia rovina i mille vasi di lacca"

 

 

 

Con rispetto

Fabio Lapini 

 

Un credente, semplice e genuino

 

Sia lodato il Signore Gesù Cristo nel cuore santissimo di Giuseppe e Maria

 

 

 

 

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(1) La mansarda e la cavalleria

(2) Oltre il patriarcato e il matriarcato