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Le catastrofi naturali secondo la Torah

La negazione di Dio e il delirio del controllo delle conseguenze delle azioni

Catastrofi e terremoti

 

1) I Terremoti

 

Quando si parla di terremoti ci si riferisce direttamente alla terra:

In Ebraico: la terra è «adamà» ( אדמה );

l’uomo è «adam» ( אָדָם );

la vita dell’uomo è nel sangue «dam» ( דָם).

Il collegamento è grafico oltre che semantico e linguistico.

Adama – Adam - dam

Oggi, alla fine dei tempi, la «adamà» è colma di violenza o (xa'mas - חמס), ed è piena di dam!

Per violenza si deve intendere tutta la violenza in senso esteso e non solo le forme di violenza comunemente riconosciute come tali e neanche soggettivamente riconosciute come tali.

Per violenza, si deve intendere propriamente ogni espressione passionale, sia che corrisponda al volere di Dio e sia che venga ad essere esercitata al di fuori delle Sue leggi. Violenza è tutto ciò che va contro le leggi di Dio, del creato e della creazione, ma soprattutto è porsi a padrone della creazione anziché gestirla per conto del Creatore. Ma soprattutto essenzialmente per violenza si deve intendere l’effetto della perdita della relazione con la coscienza (Divina) «Neshamah Hajjim» (Proverbi 20:27) da dove deriva l’intelligenza, quella vera, Divina, capace di mettere “pace”nel cuore dell’uomo e agire con “giustizia”.

Per sangue non si deve intendere solo il sangue fisico delle guerre, delle battaglie, delle arene, ma anche semplicemente la condizione animale dell’uomo, anche il suo seme per esempio che usato fuori dal contesto della procreazione afferma l’individualità a scapito della conoscenza Divina. Per sangue si deve intendere anche il sangue versato per sfogo personale, nei confronti di tutti gli esseri della creazione. Ma soprattutto, essenzialmente, per sangue si deve intendere la condizione dell’esistenza, nei confronti della quale siamo tenuti a rispondere attraverso l’intelligenza donata da Dio nella relazione con la coscienza.

 

Tutto questo produce sulla terra un peso metafisico e psicologico

 

Cosa succede?

 

La terra è talmente piena del sangue dell’uomo «Adam-dam», essendo un’unica natura «Adama-Adam-dam», questa è talmente piena che tracima, e la Bibbia usa il termine «vomito», e la terra si ribella naturalmente alla violenza dell’uomo («xa'mas» dell’adam).

 

 

 

2) Chi provoca le passioni malsane, le incomprensioni, e tutti gli altri sentimenti condizionati?

 

Secondo le scritture le violenze sono ispirate dal Satàn ( שָׂטָן )

Ma colui che è all’origine delle ispirazioni della violenza, essendo compromesso con le leggi della natura è anche colui che ha il potere di dare tregua, ma non pace in quanto periodo di rilassamento naturale di tutti gli incontri malsani o degli scontri, generando cali di tensione psichica, sensi di colpa e quant’altro riguardi la fase lunare della psiche, ma che intanto, tra questi movimenti di violenze e tregue delle violenze, la terra le accumula per poi dover necessariamente sfogarle.

Questi movimenti vitali atroci nelle loro fasi attive e passive, sono tutti quanti elementi che non provengono da Dio ma dall’orgoglio dell’uomo, mentre da Dio viene solo la conversione.

 

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore». Gv14:27

 

Ecco perché dobbiamo stare accorti quando:

«E quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà». 1Tess5:3

 

 

 

3) Comando Divino e metodo per riequilibrare il rapporto tra l’uomo e la terra: Giubileo (iobel - יובל ) o l’azzeramento dei debiti e dei crediti

Levitico 25:8-17:23-25 8 Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. 9 Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno (שׁוֹפָר shofàr); nel giorno dell'espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra. 10 Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo (יובל iobel); ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. 11 Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. 12 Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. - 13 In quest'anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà. 14 Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. 15 Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto. 16 Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei raccolti. 17 Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il Signore, vostro Dio. [...] - 23 Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e ospiti. 24 Perciò, in tutta la terra che avrete in possesso, concederete il diritto di riscatto per i terreni. - 25 Se il tuo fratello cade in miseria e vende una parte della sua proprietà, colui che ha il diritto di riscatto, cioè il suo parente più stretto, verrà e riscatterà ciò che il fratello ha venduto».

 

 

Tradimento del comando della Torah

Per il fatto che tale comando è andato via via dimenticato e profanato, a lungo andare, l’uomo, non essendo più legato alla terra con le micro alimentazioni naturali che la terra fornisce, e anzi, con lo sviluppo di ogni centralizzazione del potere della storia e dell’accaparramento dei beni della terra da parte dei potenti, si è rotto il rapporto naturale, psicologico e fisico tra gli esseri umani e la terra, tra gli esseri umani e gli animali, e questa rottura produce come effetto, la reazione naturale della terra stessa. La Torah insegna che questo fatto produce in quanto effetto naturale, i relativi sconvolgimenti e cataclismi. Le carestie e le epidemie nascono dal peccato dell’uomo e in questo caso dal tradimento alla Torah, perché l’uomo vuole essere il padrone della terra e non l’amministratore.

 

 

Dal punto di vista filosofico:

Dio in quanto causa seconda, ovvero tramite noi, permette questo sconvolgimento in virtù della libertà a noi data.

Libertà che sarà giudicata!

 

L’uomo, andando contro le leggi della torah e della natura, provoca «il vomito della terra», poiché come abbiamo detto è piena di xa'mas e di dam, e se è scritto che per il sangue di un uomo la terra grida Amen figuriamoci per tutto il “sangue” versato dall’albore dei tempi a oggi!

 

Dio è schifato dal sangue versato, e dunque la terra si ribella.

 

Il Giubileo avrebbe azzerato gli squilibri a fondamento delle catastrofi della terra ma è stato profanato. E’ stato commesso un grave peccato nei confronti di Dio, scatenando le relative conseguenze.

 

Dio perdona ma la natura mai!

 

Noi uomini pensiamo di essere liberi non solo di agire, ma anche di essere liberi di “scegliere le conseguenze”.

Questo è un delirio che l’apocalisse ci mette davanti!

 

Fabio Lapini