· 

Critica a Mauro Scardovelli

Vorrei qui avanzare una critica verso il prof. Mauro Scardovelli, che da un po' di tempo sto cercando di conoscerne il pensiero, sebbene ne avessi intuito la forma, fino ad ora, dopo che ho visto questo video e ho avuto le risposte che immaginavo.

 

La situazione che stiamo vivendo, come ho già trattato in diversi miei scritti, molto è dovuta a certe ideologie pseudo spirituali lanciate nella massa, con il preciso intento di far perdere alla gente l'orientamento verticale delle cose, per mezzo di continue e diffusissime retoriche sentimental-moraliste assolutamente contrarie a ogni ontologia e tradizione che si rispetti.

 

Nonostante ciò, sarebbe da chiedersi, se determinate personalità di rilievo che si ergono più o meno a paladini dei valori etici e umani della patria e della "tradizione", "ci sono o ci fanno" quando continuano a promuovere le loro ideologie assolutamente antiscientifiche nel senso della Scienza Sacra.

 

Ebbene, qui è il caso del prof. Mauro Scardovelli, al quale intendo muovere questa critica, il quale, lasciandomi basito e in qualche modo anche deluso, ha qui palesato alla mia sincera attenzione la sua profonda mentalità contro-Tradizionale, promuovendo con lo stesso stile e con la stessa tiepidezza di spirito di coloro dai quali egli prende spunto, che sono gli stessi personaggi che hanno accompagnato prima di lui questa società nel relativismo simbolico, attraverso le stesse argomentazioni in forma e in sostanza della New Age.

 

Ora: capisco, che per i più che vivono la realtà materiale grossolana e sottile, queste considerazioni non rappresentano più o meno che niente, ma, per chi come il sottoscritto ha una formazione specifica in ciò che concerne: "la relazione tra gli uomini e la società in conformità alle Leggi Universali", relazione secondo la quale si vanno a determinare necessariamente e principalmente gli eventi, certe cose non sono affatto marginali, anzi... Noi addetti ai lavori, sappiamo, in linea con la concezione tradizionale, che: "questa relazione che si traduce nella coincidenza o meno del puro simbolismo è il fondamento dell'intero vivere sociale!"(1).

 

 

Vorrei ora argomentare il contenuto del video qui allegato:

 

Il personaggio che il prof. Scardovelli si riferisce leggendo alcune parti del suo libro, il noto Jiddu Krishnamurti non era altro che un falso guru della pseudo-spiritualità New Age, che per le tradizioni regolari vediche rientra nella categoria "mayavadi" (colui che porta all'illusione e dunque alla perdizione).

 

Questo "maestro", propinava una marea di insegnamenti fasulli in netto contrasto con ogni insegnamento tradizionale regolare ed effettivo, e in special modo riguardo la tradizione Vedica nelle sue due vie.

Questo finto guru, era la quint'essenza dell'anti-metafisica.

Dottrine fasulle, che non offrivano la possibilità di realizzazione spirituale, ma utili solo ad intiepidire le anime e renderle predisposte alla travolgente volontà di potenza nichilista di questo mondo attuale.

 

In questo suo video, il prof. Scardovelli intenderebbe demolire "toutcourt" "il concetto di gerarchia in ogni sua forma", seguendo in questo caso il "maestro" da lui scelto a rappresentanza della sua idea.

 

 

"Non esiste offesa peggiore alla vita stessa che non quella

di negare la concezione di gerarchia".

 

 

La realtà, è che non esiste arma peggiore del demonio se non quella di "demolire la concezione gerarchica dell'esistenza", e troppi ci sono cascati prima, e troppi continuano a cascarci continuamente(2).

 

 

"La negazione di ogni gerarchia, equivale di fatto a negare ogni principio superiore e condannarsi all'eterna condizione".

 

René Guénon

 

 

 

La realtà è, che dalla prima delle polarizzazioni cosmiche tutto l'universo manifesto è rigorosamente gerarchico, e in primo luogo riguardo alla liberazione dalle condizioni dell'esistenza, esiste la "Gerarchia degli stati dell'essere universale", dove ogni essere è inevitabilmente collocato a seconda del suo grado di orizzonte intellettuale e dunque di libertà dai condizionamenti materiali(3).

 

La gerarchia spirituale, che il prof. Scardovelli non considera affatto, demonizzandone il concetto toutcourt, insegnando sulla scia del suo mentore "che tutti gli esseri sono distribuiti sul piano orizzontale (comunismo)", dev'essere intesa in estrema sintesi come una grande famiglia cosmica, dove chi sta più in alto aiuta chi sta più in basso ad evolvere e dunque ad ascendere(4).

 

Ma costoro, gli immanentisti, non avendo una concezione ascetica della vita che non sia quella di livellare tutto sul solito piano dell'indifferenziato, e di intiepidire ogni espressione passionale a causa della loro incapacità di sublimarla su piattaforme più elevate dell'essere, non possono fare altro che ridurre tutto l'essere al piano orizzontale, condannando ipso facto ogni anima alla sua stessa incapacità dell'esperienza evolutiva.    

 

Se al posto di questa società falsa e completamente dissacrata vi fosse una vera società, permeata, inzuppata nel sacro, ognuno si realizzerebbe in virtù della sua stessa potenza ascetica, alimentata dal sostegno della partecipazione degli esseri celesti, e dalla corrente ascensionale naturale implicita a tale società simbolicamente ordinata.

 

Inoltre, sempre seguendo questo video, viene avanzata "la falsa idea della staticità delle caste", che non permetterebbero a suo dire in tale condizione, alcuna possibilità per gli individui di ascendere a un livello superiore o inferiore è un'idea alquanto bizzarra che non corrisponde alla realtà delle caste spirituali vere come nel caso del Varnasharama Dharma.


Tale problema, che il prof. Scardovelli e il suo mentore del momento non fanno presente e che invece sarebbe stato opportuno considerare, è il fatto che tale fenomeno ha riguardato la fase crepuscolare di ogni società socio-cosmica, e nel caso del Varnasharama-Dharma, la fase nella quale tali caste si sono cristallizzate presentando il problema del "diritto di discendenza", ma in realtà, in un sistema organicista dove le caste erano ben funzionanti, ogni persona occupava una posizione relativa a ciò che si definisce secondo i criteri principali dati dalla tradizione vedica, quali: Guna e Karma (natura e condizione).

 

Tale degenerazione del sistema sociale determinò la comparsa del Buddha (IX°Avatara di sri sri Vishnu) e non come intenderebbero certi fachiri per demolire il Varnasharama-Dharma (che è indistruttibile, e che al massimo può essere solo disconosciuto, come oggi è di fatto) che comparve "a favore dell'eugualitarismo-democratico", ma per l'esatto scopo contrario, ovvero "per cercare di riattivare negli individui caduti le facoltà necessarie per ri-conformarsi nuovamente ad esso!".

 

Questa società è basata sulla gerarchia materiale, che Dante la paragonava ai gironi dell'inferno, contrariamente a quella sana che la raffigurava con i gironi del paradiso.

Per approfondire la questione occorrerebbe troppo tempo, e per ora mi fermo qui.

In conclusione: l'idea dell'eguaglianza come è stata espressa qui è un idea senza fondamento scientifico intendendo per scienza "la scienza metafisica".

 

 

Dice René Guénon:

"Ciò accade molto spesso, costatando la confusione che regna nella nostra epoca in ogni ambito, di insistere sulla necessità, per sfuggirvi, di saper mettere prima di tutto ogni cosa al suo posto, ossia di collocarla esattamente in rapporto alle altre secondo la sua natura e la sua importanza. E' questo infatti che la maggior parte dei nostri contemporanei non sa più fare, perché non ha più nessuna nozione di alcuna vera gerarchia: tale nozione che è in un certo qual modo alla base di ogni società tradizionale, è per questa stessa ragione, una di quelle più specialmente deputate a distruggere le forze di sovversione la cui azione ha prodotto il cosiddetto spirito moderno".

 

 

Ci sarebbero altre false idee che sarebbero a dire il vero da confutare, ma per il momento è tutto.

 

 

Con rispetto...

 

 

(1) Per ulteriori approfondimenti vi rimando al mio articolo o anche al mio audio/video che troverete qui sotto dal titolo "Simbologia ed effetti sociali")

 

Simbologia ed effetti sociali