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Prepararsi al divenire oltre l'ottimismo e il pessimismo

«Il mondo che si sta profilando non presenta alcun scenario positivo per il futuro. Forse é giunto il momento per ognuno di cominciare seriamente a prendersi le proprie responsabilità più profonde. Quelle responsabilità che per loro portata e profondità sono state falsamente ignorate per tutta l'esistenza, in quanto del tutto scomode sia alla ragione che ai sentimenti. Se questa realtà individuale, condizionata, è per lo più caratterizzata dalla sofferenza e dalla reale impotenza, e la sua natura è per la maggiore quasi sempre “burrascosa con qualche sprazzo di sole ogni tanto”, ed infine, il bilancio finale e reale dell'esistenza di ogni essere individuale risulti essere sempre in negativo, questi tempi, si caratterizzano per il più totale offuscamento della mente, a scapito del controllo e la gestione di tutte le energie disparate nel vortice della speculazione mentale, che in altro caso dovrebbero essere utilizzate, al solo scopo di realizzare la traversata del mare della sofferenza. Ebbene, che di fronte a questa realtà oggettiva sia forse giunto il momento, per quanto riguarda noi soggetti, di mettere in atto quelle scelte veramente radicali da sempre accantonate, di fronte a tutti i "meravigliosi in quanto terrificanti" segni che si presentano con sempre più forza e potenza, e soprattutto di fronte alla nostra Coscienza, che del nostro successo integrale ne è direttamente interessata? Molti, trovano il pessimismo ogni qualvolta gli venga proposta una qualunque raffigurazione di uno scenario del divenire dal carattere fondamentalmente negativo, ma non concepiscono, come al contrario questi dati di comune accordo tra loro, di carattere spirituale, psicologico e fisico, siano preziosa fonte di informazioni necessaria al mantenimento della direzione ascetica, ed è per questo che tali dati “non appartengono tanto al pessimismo che all'ottimismo, ma con lo sguardo positivo sono di per sé strumentali al fine evolutivo dell’osservatore”. Forze negative, che si incrociano e si scontrano tra loro a sempre più folle velocità, non possono che spingere verso la Luce, tutti coloro che hanno compreso quanto di peggio si nasconda in potenza dietro a tutto questo, e che hanno deciso di “effettuare tempestivamente quella conversione”, che li obbliga a superare tutti i loro limiti, senza però non considerare tutti gli ostacoli relativi al tempo ove ci troviamo, e da quest’ultimo dipendenti. Sinceramente, ho scoperto nella più totale meraviglia, che seppur inconsapevolmente (senza inopportuni fraintendimenti) ho da sempre cercato la via di uscita... quella reale! Questo, non perché non abbia gradito le cose del mondo, che anzi, per grazia di Divina non vedo come potrei lamentarmi, ma per qualcosa che tocca la più profonda sensibilità, attraverso uno scrupoloso sguardo, a conoscenza della permanente condizione d’esistenza relativa alla manifestazione e dell’eterna natura dei fenomeni. Così, come trovarsi nel mezzo di un’arrampicata (e chi ha scalato in montagna lo sa bene), quali che siano i rapporti di dipendenza. Ci sono esseri umani, che non sanno oltre i loro desideri e le loro sofferenze, e che non sentono la necessità di porsi neanche delle domande; poi ci sono quelli che invece ignorano ma non possono far altro che cercare; ed infine ci sono quelli che sanno! Onestamente, per me non è mai stato un problema concepire tutto questo, dapprima intuitivamente e poi scientificamente.

 

Dov'è finito ora il progresso del mondo? e come potrà aiutarci?

 

La compassione spinge a scongiurare le persone a decidere celermente!

 

Ci sono due tipi di personalità... che si incrociano tra loro!

 

Ed anche così che l’ordine nasce dal caos…

 

Speriamo che sia verso il Nord!».

 

 

 

Fabio Lapini

 

 

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