· 

Varnasharama dharma

Dalla nostra prospettiva di veduta, quella di persone che abitano una società completamente immanente, dissacrata, e sovvertita, completamente assente dell'interazione protettiva degli esseri celesti, ma al contrario completamente in preda alle più profonde potenze terrestri, è piuttosto improbabile riuscire a realizzare e valorizzare obbiettivamente quel che significhi "Società organicista, Tradizionale, Teocratica, Socio-Cosmica".

 

Nel Varnasharama dharma, alla stregua di ogni altra società Teocratica e socio-cosmica, non esistevano i diritti ma tutti erano tenuti ad adempiere ai loro doveri (Dharma), in primo luogo quelli spirituali. Questo modello, alla stregua degli altri, rappresentava prima della sua stessa decadenza, e in ultimo la disgrazia dell'occidentalizzazione, la massima espressione dell'equilibrio sociale.

 

 

 

Secolarismo, il cancro sociale

 

Le società Tradizionali antiche erano fondate su due concetti essenziali:

 

1) "l'esistenza era essenzialmente la base per la sua stessa trascendenza".

 

2) per tale fine:"considerando che tutta la natura materiale è ripartita in tre livelli di coscienza: virtù, passione, ignoranza, e la società a questi livelli dev'essere sempre conforme. Tale società è detta "organicista" ove, "ogni anima individuale deve occupare il suo posto sociale per attitudine o inclinazione naturale (dal greco Daimon, che è il corrispettivo del sanscrito Dharma) relativamente al suo livello di coscienza, e non per ambizione come la società moderna".


La nascita del diritto, coincide con il calare delle tenebre dell'intelletto sociale(2), e dunque, con il relativo formarsi del secolarismo.

 

In questa fase intermedia, che coincide con il passaggio dal sistema Aristocratico a quello oligarchico di tutto lo sviluppo storico sociale dell'occidente, il diritto, è: dapprima la rinuncia ai doveri e quindi alla trascendenza, e di conseguenza, in seno al secolarismo formante, nasce il diritto del sovrano (Legem regem) di esercitare in maniera egoica il potere sul popolo.

 

 

La terza e ultima fase di decadenza sociale, è quella dei diritti estesi all'intera collettività, che coincide con il totale collasso intellettuale e dunque la perdita totale del senso della trascendenza, e quindi, della fissazione nella sfera asfissiante dell'immanenza secolarista.

 

 

Tutto ciò che sta accadendo nella nostra società, fonda le sue cause in primo luogo sulla sua stessa dissacrazione, a causa dell'antropocentrismo, dell'inevitabile caduta nel secolarismo, la chiusura asfissiante dell'immanentismo.

Tutto ciò ha prodotto nei più, in ogni settore sociale, la pressoché totale perdita di responsabilità spirituale, e il crescente aumento della disonestà e dell'ipocrisia, sintesi manifesta della oramai comune esistenza inautentica!

 

 

Ebbene, tutti dovrebbero pregare prima di agire!

E non pretendere dalla prospettiva del falso ego!

 

 

 

Ogni società Tradizionale era profondamente permeata dal Sacro, come per analogia la cartilagine protegge le ossa.

 

L'intelligenza Divina richiamata dalla classe sacerdotale, veniva a perpetuarsi dall'alto al basso della società infondendo la saggezza a tutti i settori sociali.

 

Le società Tradizionali di ogni zona del mondo antico, conformi simbolicamente al cosmo, erano strutturate in modo tale che tutti gli individui, occupavano le rispettive sfere sociali sempre e comunque in conformità alla loro natura secondo il criterio del livello rigorosamente spirituale.

 

 

 

 Tri-guna

La triplice influenza della natura materiale

 

La Legge universale fondamentale sulla quale era conformata ognuna di queste strutture sociali castali, come ad esempio nella società organicistica di Platone, tale Legge prende il nome nella tradizione Vedica di "Tri-Guna"o triplice influenza della natura materiale.

 

L'intera manifestazione cosmica è ripartita in questi tre livelli di coscienza, dai regni vegetali, minerali, metalli, animali, a tutti gli altri elementi della natura; terra, fuoco, aria, acqua, cibo, colori, suoni, ecc... tutto ciò che è presente nel cosmo è soggetto alla più importante delle Leggi universali alle quali ogni società sana si deve riferire come metro di misura di evoluzione spirituale.

 

Tali livelli di coscienza sono:

1) dal più elevato e meno condizionato, o livello della virtù;

2) a quello sottostante più condizionato della passione

3) a quello più inferiore e più condizionato o quello dell'ignoranza;  

 

Ogni cosa è collocata tendenzialmente in una di queste categorie condizionamento materiale.

 

Applicando ora questa legge imprescindibile alla società umana, possiamo vedere che ogni società Tradizionale e socio-cosmica ripartisce le sue classi sociali inserendo in ognuna di queste i soggetti che corrispondono per natura ad ognuna di queste tre classi (o quattro classi a secondo della Tradizione come nel caso della Tradizione Vedica).

 

Innanzitutto dobbiamo tenere presente, che il sistemo moderno che noi abitiamo in questo periodo cosmico oscuro,  al contrario di ogni sistema Tradizionale che si basa principalmente sul Trascendente e dunque è funzionale per la realizzazione spirituale di ogni soggetto che lo abita, è un sistema immanente basato sul fine prettamente esistenziale, dove l'unica realizzazione concepibile è quella materiale.

 

Ripartizione sociale: 

 

Brahmana (casta sacerdotale)

I più spiritualmente evoluti appartenevano alla sfera della Virtù o Autorità Spirituale, 

(Aristoj per i Greci, e Brahmana per l'India antica) guidavano la società;

 

Tutti gli appartenenti alla classe Sacerdotale o l'Autorità spirituale, avevano il compito di richiamare gli influssi spirituali affinché si perpetuassero in senso discendente lungo tutta la struttura sociale, e mantenere la purezza e la fiamma della Tradizione accesa, rivivificandola e aggiornandola secondo tempo, luogo e circostanza.

 

 

Ksatriya (casta della Giurisprudenza e delle forze armate)

La seconda sfera a scendere, della sfera della Passione tendente alla Virtù, 

riguardava il Potere Temporale, rispettivamente Giurisdizione e Esercito;

 

Tutti gli appartenenti all'area Governativa o Potere temporale, che grazie alla saggezza dispensata dalla classe superiore avevano il compito di difendere e amministrare con profonda giustizia l'intero corpo sociale, e controllare l'integrità etica della classe sottostante del commercio.

 

 

Vaisya (casta del commercio)

La penultima, la sfera della Passione tendente all'ignoranza,

era occupata dai vari settori commerciali:

 

Tutti gli appartenenti all'area commerciale, che, controllati dal lucrare oltremisura dalla classe superiore, avevano il compito a loro volta di proteggere e scegliere, le materie, le risorse, gli animali, e amministrare con giustizia gli operai.

 

 

Sudra (casta artigiani e operai in genere)

L'ultima, era la sfera dell'Ignoranza, 

destinata alla classe operaia.

 

Infine tutti gli appartenenti alla classe degli operai, che erano a stretto contatto con la terra e i suoi elementi, anche loro adempievano ai propri doveri spirituali per lo svolgimento delle loro varie funzioni lavorative e mestieri...

Quest'ultima classe «distribuiva alla terra quegli influssi spirituali che la prima classe richiamava dal cielo!».

 

 

 

Tutta l'intera società era il canale trasmissivo «del Sacro amore tra il cielo e la terra!».

Grazie a questa struttura sociale, mentre gli influssi spirituali scendevano dal cielo alla terra passando per gli elementi dell'intera società, la corrente ascetica portava tutti gli esseri alla trascendenza e alla realizzazione spirituale.

 

 

 

 

 

 

Nell'immagine: Srila Saccidananda Baktivinoda Thakur

- Ksatriya - Giurista - Guru -

(La sua esistenza immersa nella Coscienza di Dio e nell'intensa preghiera

a sostegno della sua stessa professione di Magistratura)

 

 

 

 

 

Fabio Lapini

 

 

 

 

Audio/Video

Articoli attinenti