Parrucconismo religioso e l'illusoria contrapposizione al secolarismo

"È pronta la nuova gabbia della mediocrità immanentista travestita da profondo cambiamento sociale!

 Si stanno formando i nuovi schieramenti politici costituiti da gente superficiale, e dunque, profondamente ignobile, corruttibile, vile, e soprattutto concupiscibile, pronti ad assediare il palazzo del potere.

 

 Parallelamente, stanno prendendo posizione le nuove linee costituite da una manica di parrucconi dall'intelletto piuttosto annichilito, che gravemente affetti di Grecità, con spirito di fanatismo religioso e il vessillo della "Tradizione" in pugno, come fachiri approfittano del presente momento di collasso sociale, in attesa del prossimo contraccolpo di rinascita, pronti per essere sparati nelle vette più alte dell'area sociale del pensiero".

 

 

 

 

 

In mancanza dell'intellettualità pura, l'unica contrapposizione possibile rispetto al secolarismo e al nichilismo sempre più travolgente, sembra essere effettivamente l'impostazione fanatica della religione.

 

Da una parte, a causa dell'oscurità fondamentale del tempo, che non permette discreti risultati in termini di rappresentanza religiosa da parte di coloro che si ergono a paladini conservatori, e dall'altra per l'azione delle forze contro-tradizionali, che, cogliendo l'occasione rimpilzano ulteriormente, e più o meno direttamente o indirettamente l'azione dei parrucconisti religiosi e degli euforici pseudo ortodossi da stadio, che in preda alla loro frenetica nostalgia della santa inquisizione, e rappresentando con il loro atteggiamento ciò che di questa è l'aspetto meramente ideologico a uso e consumo personale, e di conseguenza svalorizzandone il suo nobile senso, nell'insieme vedono l'eresia dappertutto, e perciò non fanno altro che rappresentare "il peggio della sfera religiosa", proprio nel tempo che dovrebbe vedere la rinascita della metafisica.

 

Essi, pur considerando ipoteticamente la loro buona fede, non fanno altro che ostacolare tale processo di rinascita, riproponendo ideologicamente, le stesse espressioni e lo stesso pensiero più negativo possibile dell'epoca, per certi versi più luminosa della religiosità Occidentale, proponendo a loro malgrado, nulla più che la retorica e la superstizione, nella condizione di totale incapacità di ricercare la saggezza, e dunque, proponendo come innovative nulla di più che le tracce del declino religioso, anziché ricercare, ausiliando della corrente di rinascita metafisica in atto, quel che effettivamente venne a perdersi o l'essenza Tradizionale, quell'elemento che a causa della sua mancanza, non ha impedito il crollo della sfera religiosa in senso metafisico, e che ha lasciato il posto alle forze del progressismo e dello scientismo.

 

Ebbene, al di là dello spettacolo che può di volta in volta dar luogo, né il parrucconismo, né il fanatismo dei semplici possono effettivamente contrapporsi all'ontologia della prassi, al progressismo, al razionalismo, allo scientismo, ma al contrario, tale rappresentanza non solo non è utile a tal fine, ma si presta bene offrendo l'occasione alle potenze dell'altro fronte di strumentalizzare tali atteggiamenti per mostrare come la sfera religiosa non può oltrepassare la superstizione, che peraltro è l'oggetto principale delle motivazioni delle ideologie anti-metafisiche che si sono manifestate dalla "riforma" luterana in giù, trovando la loro massima espressione nel fenomeno illuminista.

 

Occorre dunque, rilanciare il pensiero al di là della soglia che ha determinato il crollo della sfera religiosa- metafisica.

 

La religiosità dovrebbe essere riportata al suo splendore, laddove veramente potrebbe costituire l'unica e valida alternativa a questo sistema antiCristico.

 

Brandendo il vessillo dell'ortodossia, sia che appartengano alla sfera del parrucconismo Kantiano o Hegeliano, o a quella antagonista del parrucconismo Kirkegardiano, non cambia essenzialmente nulla.

La superstizione ha la sua causa nella mancanza di luce intellettuale, e la "religione" (termine usato volgarmente per definire la "sfera essoterica") da un certo punto della storia ha perso la capacità di bonificare la struttura psichica.

La religione dovrebbe agire in senso positivo anche nella struttura psichica in modo da permettere il ricollegamento universale e con gli stati ultra-individuali, e di conseguenza impedire la formazione della muffa superstiziosa.

 

La religuo, può e deve tornare a illuminare la mente individuale e sociale, mentre l'empirismo non può avere un sé il sacro.