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La soluzione, o è simbolica o non è!

Coloro che illusoriamente sappiamo essere in alto a tirare le fila del mondo, non sono veramente in alto, ma bensì in basso!; «tale sovversione di concezione e senso, è causata dalla nostra posizione rovesciata, prospettiva dalla quale percepiamo i signori degli anelli in cima alla gerarchia del mondo». 

E questo, è potuto accadere, per il fatto che abbiamo dato le spalle alla Scienza Sacra volgendo lo sguardo unicamente all'orizzonte del mondo, e quindi, divenendo sempre più ignari del suo stesso principio:

«dal momento che abbiamo smesso di volgere lo sguardo al cielo per indirizzarlo esclusivamente all'orizzonte, ecco dunque come siamo finiti naturalmente nelle direttive del potere infernale».

 

 

 

Il secolarismo è il cancro della società, e i sistemi sociali moderni sono tutti 

inevitabilmente promotori del secolarismo.

 

Una società eroica è ascetica e trascendente, ed è necessariamente 

fondata sul sacro, e tolto il sacro dalla società quest'ultima soffocata dall'asfissia immanentista diviene liquida, e le peggiori caratteristiche 

degli individui si ergono a dominio.

 

Civiltà significa, che la società dovrebbe essere organizzata in modo tale che ognuno dovrebbe essere naturalmente 

interessato allo scopo ultimo dell'esistenza!

 

Questa è civiltà!

 

 

 

Chi non ha compreso questo, o perché non ne è capace (sradicamento) 

o perché non lo vuole accettare (disonestà), ma di fatto tiene in piedi questo stato di cose.

 

 

Per risolvere i problemi della società attuale, non dovremmo osservare i fenomeni dalla nostra prospettiva rovesciata e dunque illusoria, ma dovremmo avere due menti per le due realtà diverse: l'una per il mondo virtuale, sovvertito artificioso e pervertito, e l'altra invece per la società reale, quella Tradizionale.

E badate bene, a dispetto degli "azionisti" (termine da me ideato, e applicato a coloro che ignari della sfera simbolica credono che non possa esistere attività al di fuori della sfera dell'azione), diciamo qui:

"Il solo atto di pensare la società Tradizionale è simbolicamente determinante" (1).

 

 

Pochi sanno, che il simbolismo non riguarda solo l'area periferica dell'esistenza, o quella prettamente psichica, rappresentativa ed individualista, ma l'altra realtà del simbolismo sta propriamente a fondamento della realtà.

Per cui, la gente è tenuta a pensare che l'azione sia fondamentale, senza considerare che se non è sostenuta da una corretta e pura simbologia è inefficace o addirittura contro producente.

Se consideriamo che ciò che sta avvenendo nello scenario mondiale attuale riguarda prevalentemente lo scontro di forze sottili che hanno come terreno di battaglia la sfera psichica, luogo di incontro delle potenze spirituali e quelle materiali sottili, dobbiamo considerare, che per quanto ci riguarda, l'essere in conformità alle Leggi Universali è determinante per la risoluzione radicale delle nefaste circostanze attuali.

 

Se gli azionisti razionalisti moralisti non riescono a considerare questo punto fondamentale, dall'altra occorre porre la massima attenzione agli occultisti, poiché distorcono totalmente la pura simbologia, creando ancora più danni dei primi(2).

 

 

 

A tal proposito, mi sono spesso sentito dire che: "il solo fatto di pensare alla società Tradizionale non ha alcun valore al fine di una risoluzione dei problemi reali", ma questo non è assolutamente vero, e soprattutto non è corretto dal punto di vista metafisico. Per cui, se è vero che "il pensiero crea la realtà" non va inteso nel senso "caramellato" propinato dalla brodaglia ideologica della NewAge, che di fatto è l'io che muove e fa sempre da padrone: - "la lista della spesa universale"; "chiedo all'universo che mi sia dato questo, questo, e quest'altro", etc etc... 

Queste sono tutte "boiacche" che non hanno nessuna valenza metafisica.

 

Al contrario: "il pensiero determina la realtà" significa dal punto di vista metafisico, che: "avere una prospettiva di veduta che va al di là dell'illusione, equivale a cominciare a ricostruire dentro di noi una realtà che è conforme alle Leggi universali". Questa attività pura, ovvero il fatto di pensare in modo Tradizionale, anche se apparentemente non lascia intendere alcuna valenza pratica, in realtà, nel profondo di noi stessi, nella sfera sottile di realtà iniziamo a riconformarci alle Leggi universali, e ciò rappresenta effettivamente la causa fondamentale quanto invisibile, ma affatto irrisoria e del tutto determinante al fine del raddrizzamento sociale".

 

A questo punto, noi dovremmo essere attivi in tal senso, e ripensare la società Tradizionale, nel mentre viviamo questa società ultra-secolarista immanentista.

 

 

Con la diminuzione della luce intellettiva relativa a questa fase oscura,

ci hanno impartito che: il fatto di apparecchiare al meglio la nostra esistenza,

di volta in volta in un livello sempre più basso e oscuro in fondo al pozzo della storia,fosse

l'esatto equivalente dell'uscire fuori dal pozzo; 

che l'illuminazione fosse l'equivalente della liberazione; 

che il sentimentalismo fosse l'equivalente dell'amore; 

che l'euforia fosse l'equivalente della gioia; 

che il buon senso fosse l'equivalente della saggezza; 

che l'erudizione fosse l'equivalente del sapere; 

che la chiacchiera fosse l'equivalente del pensiero; 

che l'esistenza fosse l'equivalente della Vita!

 

Purtroppo c'è un trasudamento collettivo di socialismo...

I più non sanno immaginare un sistema che non sia socialista!

Disgraziatamente, a causa di decine se non centinaia di anni di apostasia e secolarismo, sono proprio questi stessi elementi psichici, che profondamente radicati nelle persone, richiamano e magnetizzano la realtà socialista nella sua espressione più feroce e asfissiante!(3)

 

Il secolarismo è il cancro della società e l'antropocentrismo è la tomba dell'umanità!

 

Occorre passare dalla società dell'ambizione a quella dell'efficienza!

Ognuno dovrebbe occupare il posto nella società a seconda della propria natura (Daimon)

e del suo grado spirituale!

 

Fuori dall'asfissia immanentista!

L'esistenza deve tornare alla sua vera funzione,

quella di essere sostanziale alla sua stessa trascendenza!