Simbologia ed effetti sociali

Chiarimenti fondamentali sul simbolismo

 

Vorrei riallacciarmi brevemente all’argomento che abbiamo trattato nello scorso audio-video, circa il rapporto: “uomo > Leggi universali > natura/società”, per passare infine all'argomento centrale, che riguarda in modo del tutto attinente l'area più importante tra tutte, e nonché terreno di scontro tra le potenze della Luce e quelle delle tenebre, ovvero: "la simbologia e la contro-simbologia".

 

 

Argomento, questo, che per molti sembrerà essere una questione di secondaria importanza, ma che invece, è necessario accettare, per poi casomai comprendere, che questa sfera di realtà, è a tutti gli effetti "il luogo assolutamente più incisivo e determinante tra tutti, per ciò che concerne le sorti della società o in un senso oppure nell'altro".

 

 

Questa condizione alla quale siamo tutti più o meno soggetti, non nasce tanto dalla malvagità umana, (checché si creda comunemente), ma è stata prodotta altresì in primo luogo, da ciò che ho individuato e denominato essere: "un vero e proprio massacro simbolico". (per l'articolo potete cliccare nell'apposito bottone in fondo alla pagina)

 

 

Vorrei innanzitutto iniziare, con il dire che la società occidentale dopo la svolta cartesiana, ha bypassato sempre più con il passare dei secoli il secondo elemento di questa triade simbolica, riducendola di fatto a una diade: "uomo – natura".

 

 

 

Cos’è un simbolo?

 

Innanzitutto definiamolo come principio mascolino: trascendente, unificante, aggregante, circa ogni essere della manifestazione verso la realtà assoluta, entro il processo di universalizzazione dell'io, in moto centripeto.

 

Promanazione del principio indifferenziato, appartiene al non manifesto, ma rimane presente nella sua produzione manifesta permanendo in essa in modalità retroattiva.

 

Dunque: se appartiene al non manifesto ma interessa anche la manifestazione essendole indipendente, non può essere definito propriamente né "non manifesto", e né "manifesto", e dunque, rientra nella categoria esclusiva per questo elemento denominata “manifestazione informale”.

 

 

Diaballo, al contrario, è il principio femmineo, immanente, disgregante, condizionante.

 

 

Dagli albori dei tempi, e in ogni zona del mondo, ogni società è determinata essenzialmente dal simbolismo o dalla sua dissacrazione o contro simbolismo, che, come abbiamo già visto, ogni società sin dalla sua fondazione, si erge e si sviluppa a partire dal suo principio mascolino, che passa dalla potenza all’atto, e abbiamo anche visto come la Tradizione inizia a svolgere la sua funzione, per poi nascondersi durante la fase crepuscolare del processo storico sociale, inoltre, abbiamo anche visto, che la Tradizione stessa proteggeva la simbologia sacra, che faceva da ponte tra la manifestazione rispettivamente sottile e grossolana, e il non manifesto o principio indifferenziato, per la realizzazione spirituale di tutti gli esseri.

 

 

Le cause in ordine di importanza e successione riguardano innanzitutto;

in primo luogo "il tempo"

In secondo luogo: "L'affievolimento dell’intensità intellettuale" (come abbiamo già visto negli audio-video precedenti) coincidente con il collasso intellettuale delle autorità spirituali;

In terzo luogo: "il disconoscimento e la perdita della Tradizione";

E infine: "l’idolatria della natura e delle sue leggi".

 

 

Con tale passaggio storico sociale, è avvenuta la svolta di orientamento dalla conoscenza vera e immediata in forza dell’attività spirituale e dunque concessa dal polo superiore nonché principio mascolino, a quella profana e immanente in forza dell’attività materiale concessa dal polo inferiore e nonché principio femmineo.

 

A causa della diretta relazione “uomo > natura”, e quindi orizzontale, le potenze insite nella natura materiale hanno preso il sopravvento nell’uomo, utilizzandolo a sua insaputa, proprio e soprattutto per la dissacrazione dei simboli.

 

Dunque, se la società contemporanea soffre oggigiorno per la perdita dei valori etici, è soprattutto ripeto, "per il fenomeno della dissacrazione e per la profanazione dei simboli sacri, e di conseguenza per la non conformità a partire dalle composizioni di suoni e forme, dalle più piccole e semplici del vivere quotidiano alle più magnificenti strutture sociali sia temporali che spirituali". Ad esempio; restaurare una casa in maniera evidentemente armoniosa per ciò che concerne le combinazioni di luci, colori, e forme, ciò non significa che tale armonia corrisponda all'armonia cosmica. Ne deriva che, l'armonia delle cose del mondo non corrisponde necessariamente all'armonia Cosmica. Tale conformità tra le cose del mondo e l'ordine cosmico, è dato unicamente dalla Scienza Tradizionale. (rimando per approfondimenti sulla sessuazione cosmica, ai due audio video in fondo alla pagina).

 

 

A questo punto, lasciando le simbologie particolari e tornando a quelle che più ci interessano nel presente scritto, e cioè alle simbologie essenziali, occorre necessariamente realizzare, che l'intera struttura sociale moderna post cartesiana in tutte le sue espressioni e in particolar modo nei sistemi sociali degli ultimi secoli, è tutta quanta "diaballica", in quanto, se da una parte questi sistemi sociali come: socialismo, capitalismo, liberalismo, sono fondati sul diritto, sul binomio morale-razionalità, dall’altra, non sono affatto in conformità con le Leggi universali.

 

 

Con l’abolizione della Scienza Metafisica, e dunque con l’avvento del passaggio dalla triade "uomo > Leggi universali > natura", alla diade "uomo > natura", la società si è autolimitata in sé a causa della pretesa indipendenza dell’uomo dalle Leggi superiori e ultra-individuali, e dunque inaugurando l’esclusivo rapporto diretto con la natura materiale sia sottile che grossolana.

 

 

Ecco che, qui possiamo vedere chiaramente, che nel primo caso tutto era ordinato in quanto la natura materiale si rivelava profondamente e armoniosamente all’uomo in misura direttamente proporzionale al suo essere conforme alle Leggi universali, dalle quali sia la natura che l’uomo dipendono nella maniera più assoluta, poiché entrambi questi elementi, si riconoscevano nell’unico principio comune e indifferenziato.

 

Possiamo vedere, che tale fenomeno costituiva "un simbolo" molto importante, prodotto dalla conformità dell’uomo alle Leggi universali.

 

 

Al contrario, nel secondo caso, riguardo al rapporto diretto dell’uomo con la natura bypassando la relazione con le Leggi universali e dunque omettendo la sua conformità a queste, il suo approccio nei confronti della natura si è rivelato sin da subito decisamente aggressivo e affatto intelligente, se non per quel che riguarda la massima potenza psichica individuale e la ragion pratica ed empirica.

Di contro, la natura, nello svelamento delle sue leggi ha anche riversato sull’uomo, tutte le sue potenze inferiori di natura psichica determinandone a sua insaputa, il suo stesso sradicamento dall’essere.

 

(Questo fatto ha costituito "un vero e proprio diaballo!”).

 

 

 

Facciamo ora riferimento a una formula metafisica:

"L’uomo antico era subordinato al principio supremo che gli era dominante, ed era a sua volta dominante nei confronti dell’intera manifestazione che gli era subordinata; al contrario, l’uomo moderno è dominante nei confronti del principio supremo (disconoscendo le leggi universali), e di conseguenza si trova ad essere subordinato all’intera manifestazione che gli è dominante”.

 

 

  

Simboli sonori e simboli figurativi.

 

A questo punto, ci sarebbero diverse considerazioni da fare a proposito del passaggio storico avvenuto dal linguaggio simbolico a quello analitico: il linguaggio simbolico, è essenzialmente della stessa natura qualitativa del principio supremo indifferenziato, e a differenza del linguaggio analitico mantiene in sé l’essenza spirituale, ed essendo promanazione del principio supremo stesso e via di liberazione, era, ai tempi in cui era in uso, essenzialmente presente nel linguaggio stesso, che oltre la sua funzione prettamente pratica e comunicativa, offriva la possibilità al soggetto di realizzare se stesso con la sola pronuncia. Questo linguaggio, consolidava il collegamento tra l’essente e l’essere, tra l’io al se, tra l’individuo e la realtà assoluta.

Ciò era possibile, per il fatto che il linguaggio simbolico essendo essenzialmente spirituale bypassava la mente per arrivare al piccolo io, e bonificando le zone più oscure della mente in tal modo che quest'ultimo realizzava sé stesso nel suo grado particolare di realtà. Per cui, il linguaggio simbolico era un linguaggio naturalmente ascetico.

Di contro, il linguaggio analitico, di competenza razionale, e dunque escludendo l’intelletto, determina al comando dell'io, ogni qual volta la realtà della natura materiale verso l’immanentizzazione e le crescenti condizioni dell’individuo e della società.

 

 

Lo stesso, vale per il passaggio degenerativo della matematica sacra all’aritmetica profana, e qui, sarebbe da considerare la limitatezza del pensiero Greco per quanto riguarda ad esempio il "Katà Métron" o la giusta misura, che, da una parte, certi filosofi moderni a causa della loro fioca intensità intellettuale, e dall'altra per i limiti connaturati alla filosofia, non sono capaci di risolvere la dicotomia tra la società comunitaria aristotelica e quindi (in teoria) la società composta da individui socievoli, collaboratori, senza differenze in termini di beni personali, e dall'altra invece; la società moderna anti-aristotelica Hobbessiana, costituita da individui anti-sociali, egoisti, individualisti, se non attraverso l’idealismo e la diaballica ideologia anti-metafisica dell’appiattimento sociale e dell’eugualitarismo democratico. Non dispongono della terza via, poiché non hanno idea di quelle che erano le scienze Tradizionali e quali erano i princìpi fondamentali sui quali si fondavano. In particolare, in questo caso, riguardo i livelli di coscienza cosmici - 3 o 9 a seconda delle Tradizioni (troverete l'articolo in fondo alla pagina) nel quale ogni essere della manifestazione rientra inevitabilmente, e dunque, Legge universale di riferimento, fondamentale per la formazione di ogni società organicista e socio-cosmica.

 

 

(Simbolo, in questo caso, significa "non seguire le idee errate” - vedi: Salmo 1)

 

 

Sempre lor signori, sia che siano in buona o in cattiva fede, per la loro formazione mentale, che sia eugualitarista o peggio ancora anti-gerarchica, propagando tali ideologie assolutamente contro l’ordine cosmico Divinamente costituito, condannano sin da subito, la società intera per l’ennesima volta all’asfissia dell’immanenza secolarista. Per cui, come abbiamo già spiegato negli audio-video precedenti, essi, a prescindere dalla forzata e immediata apparenza, si trovano invero schierati "nell’asse della corrente progressista orientati verso il polo femmineo". E dunque, anche se lor signori si fanno portavoci di certe ideologie apparentemente alla salvaguardia dei valori etici, per il fatto che si basano sul paludoso binomio della morale e della ragione, non possono che contribuire di fatto all’infelice coscienza sociale.

 

 

Pensiamo fin da subito, che: "la diabolica idea della “non gerarchia” anziché come si sarebbe più correttamente dovuto dire secondo la concezione Tradizionale “gerarchia sana”, costituisce di per sé "un diaballo", poiché far propria questa ideologia, equivale di fatto a un vero e proprio suicidio intellettuale, che non mancherà di mostrare le sue nefaste conseguenze individuali e sociali.

 

Per rincarare la dose, visto l’importanza dell’oggetto in questione dal punto di vista simbolico-metafisico, affermiamo in maniera decisa, che: "tra tutte le simbologie sovvertite nessuna supera questa per portata e profondità".

 

 

Ebbene, quando un filosofo o un politico, parla espressamente e apertamente di: “abolizione di ogni gerarchia” e di "eliminazione delle differenze sul piano sociale", è il caso di affermare in tutta certezza di trovarci anche stavolta di fronte a un “potentissimo diaballo”.

 

 

 

Simbolismo secondo tempo, luogo e circostanza

 

A causa dell’attuale era femminea, e per ciò caratterizzata dalla bassa intensità intellettuale (per approfondire tale questione, potete ascoltare l'audio-video disponibile in fondo a questa pagina dal titolo: Tradizione, anarchia intellettuale, sessuazione cosmica"), da una parte le forze contro-Tradizionali operano e dall'altra le anime si perdono al richiamo dei tanti pifferai demoniaci, dei giocolieri, e dei tanti saltimbanco di turno, che maneggiano abilmente in diversi modi i tanti elementi "che se furono" simbolici, senz'altro questo era prima di capitare nel loro raggio di azione e nelle loro mani.

 

Queste personalità ammantate di spirito assolutamente contro-Tradizionale, spesso in conflitto di interessi ma non di meno ignoranti, promuovono determinate pratiche spirituali agli sprovveduti senza considerare affatto i princìpi basilari della metafisica, a proposito del fatto, che: ogni metodo spirituale è adatto ed efficace solo in determinati contesti sia storici, sia geografici, e sia temporali, piuttosto che altri, e infine considerando il grado intellettuale dei praticanti.

 

Se invece, in linea con la Scienza Tradizionale questi quattro punti vengono rispettati, allora viene a prodursi un simbolo.

Al contrario, quand'anche soltanto uno di questi fattori non fosse valido e in accordo con gli altri tre, allora ci troviamo in presenza di un diaballo.

 

Allora, a tal proposito, assistiamo a continue rappresentazioni diaballiche in questa società intellettualmente anarchica, e non è affatto inconsueto per portare un esempio tra i molteplici, imbattersi in una quantità considerevole di persone, che pronunciano il monosillabo "Om" con l'intenzione di produrre un beneficio (e quindi di produrre un simbolo), ma che al contrario, stando a ciò che abbiamo osservato prima, hanno prodotto un danno (e quindi hanno prodotto un diaballo).

 

La quantità di elementi dissacratori presenti in questa società, in special modo occidentale, che siano questi prodotti o semplicemente passati per le mani di coloro che non erano qualificati per interfacciarvisi, sono pressoché incalcolabili, a partire dalla lunghissima lista di libri del reparto occultista della diaballica NewAge, passando per tutti i relativi articoli e strumenti, per arrivare infine ai vari falsi guru del web, o maneggiatori di pseudo-simbologie, che con le loro peripezie incantano la vasta platea di sprovveduti sentimental-moralisti.

 

A tal proposito, l’atteggiamento che occorrerebbe tenere per approcciarsi al sacro, dev’essere, se vogliamo, in senso oggettivamente positivo, un atteggiamento che senza errori di sorta viene definito propriamente in termini metafisici: “Dipendenza dal principio” (senso di separazione dalla realtà assoluta e la relativa potenza ascetica).

Ecco, che qui viene a prodursi effettivamente un “simbolo puro, che si contrappone invece a quello che è al contrario: “La negazione del principio”, che si può identificare come "un diaballo”.

 

 

“Come in vitello, che separato dalla madre ode da lontano il suo debole muggito”. 

Nichiren Daishonin

 

 

Tali principi che riguardano la sfera puramente intellettuale e metafisica (il sentimento superiore, nonché la massima espressione dell'Amore), su un piano inferiore di realtà e dunque applicabili solo al sociale, si ritrova essere: "l'orgoglio" e "l'umiltà".

 

 

La religione, è la scuola generalmente necessaria per la formazione al giusto atteggiamento nei confronti del sacro, premettendo che il termine “religione” è in sé forviante, in quanto, in oriente ad esempio è traducibile con il termine generico di: "attaccamento", ed è applicabile a ogni oggetto dei sensi (Mt10:34-39), per cui è più appropriato parlare di "sfera essoterica".

 

 

(Questa è la Scienza Metafisica con le sue Leggi, onde evitare che la profanazione dei simboli, abbia luogo).

 

Questo principio, è possibile riscontrarlo in tutte le Tradizioni dove i culti sacri sono eseguibili solo da personalità spiritualmente qualificate e dunque collocabili nell'alta sfera socio-cosmica della virtù, mentre, per tutte le altre persone dalla struttura psichica più contaminata dagli elementi della sfera centrale della passione, e quella bassa dell’ignoranza (sempre non nel senso dispregiativo ma nel senso del basso grado di orizzonte intellettuale), la tradizione permette i riti secondari.

 

(Ecco, che qui ci troviamo in presenza di un altro simbolo).

 

 

Gli occultisti invece, bypassando tutto il processo di bonificazione mentale, approcciano i simboli sacri senza appunto la qualifica spirituale necessaria, e tali simbologie, seppur se esteriormente mantengano la loro forma, in realtà si devitalizzano divenendo “diaballi”, poiché la presenza spirituale cessa di essere presente, e viene sostituita dalle indeterminate potenze del preternaturale.

 

 

“La verità si difende da sola” afferma a tal proposito René Guénon

 

(Occorre prestare la massima attenzione a frasi di tale portata e profondità, poiché sono soggette quasi sempre alla loro strumentalizzazione a scopo demoniaco, e dunque in senso egoico, quando invece mantenuto il senso più profondo e reale, viene a mantenersi e ad essere riconfermato "un simbolo puro".

In altri termini, se si prende questa frase, snaturandola e trascinandola in dialettica nell'arena dell'io a "tu per tu" con altri, usandola con spirito egoico e quindi per far valere la propria verità relativa a discapito della Verità assoluta, della serie; "tu hai torto perché la verità si difende da sola!", ecco che da un simbolo puro, ovvero, che l'habitat naturale di tale frase è il suo contesto originale e che deve rimanere esclusivamente in tale contesto, ecco che in tal caso, da "simbolo puro" che è, viene ad essere trasformato in "diaballo". 

Come tutti i diaballi, o che siano creati di sana pianta, oppure che vengano come in questo caso trasformati in diaballi, in ogni caso sono per così dire "amuleti al negativo", che, da una parte provocano il disdegno del cielo, e per cui gli esseri che lo abitano non prestano il loro sostegno sia nei confronti del singolo soggetto interessato, che in una certa misura anche nei confronti dell'intera collettività, e dall'altra, proprio per questo favoriscono il riversamento delle potenze diaboliche sia nei confronti del soggetto interessato che dell'intera società.

A tal proposito, per quanto riguarda i tanti diaballi creati di sana pianta da menti astute e perverse, quasi sempre fabbricati in ambiente NewAge e infine ripetute a pappagallo dagli automatici a causa della loro disonestà di fondo, e a causa del rapporto diretto tra disonestà di fondo e perdita dell'intelligenza sono dunque completamente ignari del danno che provocano a loro stessi e agli altri, ne citiamo qui una a caso tra le molte: "nessuno ha la verità in tasca!".

Su questo argomento, che va trattato in maniera specifica, ho intenzione di sviluppare un'ampia struttura argomentativa a partire dal rapporto diretto tra la retorica comune e lo sradicamento dall'essere, Deo Adiuvante, in seguito).

 

 

 

Se la Verità si difende da sola, perché difenderla allora?

 

La risposta consiste nell’essere conforme alle Leggi universali o meno, e quindi di mantenersi costantemente predisposti a realizzare la Verità assoluta, mantenendo l’atteggiamento "consacratorio" senza cadere nella superstizione, ed ecco allora l’importanza della costante ricerca e della difesa, dapprima della Tradizione stessa.

 

 

Gli occultisti invece, sono mossi inevitabilmente dallo spirito contro-Tradizionale, ed è appunto su tale spinta, che essi pensano, gestiscono, e maneggiano gli elementi sacri senza le qualifiche spirituali necessarie, e per questo, sempre ricordando che esiste seppur disconosciuta la relazione tra: "uomo > princìpi universali > natura/società", essi causano immensi danni sociali.

 

 

Questi princìpi, che secondo la Scienza Tradizionale stanno alla base del processo storico sociale, sono oggigiorno quasi disconosciuti dal popolo nato e cresciuto nella cattività secolarista.

A causa di ciò, è estremamente importante considerare, ora, che il nostro comune vivere quotidiano all'interno di questa società immanentista, è completamente dissacrato in tutti i suoi aspetti sociali, e da tutto questo, derivano le relative retribuzioni.

 

 

Nonostante la gravità della condizione attuale, a causa appunto dell'anarchia intellettuale, in primo luogo come abbiamo detto simbolica, molti, con spirito semplicemente speculativo, vanno a cercare le simbologie particolari e contingenti allo scopo di rintracciare prove evidenti di determinate forze istituzionali operative nel sociale, ma ahimè, ignorando invece le simbologie più essenziali, che stanno  a fondamento - ripetiamo ancora - all'intera manifestazione, le quali, una volta sapute, e una volta conformati a queste, "verrebbe a prodursi un simbolo" e la ruota comincerebbe davvero a girare a favore di tutta la società, poiché gli esseri celesti potrebbero a quel punto intervenire.

A tal proposito, precisiamo: "che è a ragione della stessa produzione diaballica, che avviene per mano degli uomini sprovveduti e veicolati inconsapevolmente dalle potenze oscure, che viene ad essere creata la resistenza ostacolante per l'intervento delle forze celesti".

Con l'atteggiamento incline a scorgere, le risposte nei determinati pseudo-simboli propri della sfera occultista, taluni, del tutto ignari (a prescindere da come si manifestano e come vengono percepiti) del fatto che tali fenomeni non offrono più la possibilità di trascendere le condizioni di esistenza e realizzare la realtà assoluta, ma al contrario per la loro natura oramai diaballica si spingono non oltre la sfera psichica, area questa di competenza del preternaturale, facendo così da ponte a determinati esseri infernali, che si riversano sul piano sociale al fine di indurre le anime a non conformarsi alle Leggi universali e così condurre l'umanità nello stato naturalmente infernale.

 

 

In conclusione, vorrei ricordare, che il principe di questo mondo ulteriormente potenziato dal Padreterno (2Tess2:11,12), induce in errore tutti coloro che in spirito di iniquità si lasciano ammaliare dai suoi prodigi e dai suoi fenomeni, "spingendoli a creare - continui diaballi - affinché giungano alla dannazione eterna e vengano giudicati dalla giuria celeste".

Ebbene, chiunque pensi e agisca in modo non conforme alle Leggi universali, sempre secondo la scienza metafisica, sappia, che i criteri della Giuria celeste non sono affatto gli stessi delle tante e diverse giurie del mondo, e quindi sarebbe necessario de-costruire qualunque idea antropomorfica basata sulle varie categorie della morale...

 

 

 

 

"Non dovresti lasciarti assimilare da questo mondo così come si presenta attualmente, ma cercare di realizzare come questo sarebbe se fosse conforme alle leggi universali, per rispecchiarti e ritrovare la tua vera natura e agire conseguentemente!"

 

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