“Siamo tutti soggetti ai bioritmi che regolano la passionalità, o fuoco della vita...
Ognuno a sua misura, ha sperimentato che ci sono fasi dell'esistenza fortemente passionali, come se avessimo un grande credito di energia da spendere. Forti di una grande creatività, e sostenuti da questa corrente vitale che ci spinge con forza verso il divenire, nell'azione, dove si ha l'impressione (e da una certa prospettiva è reale), di controllare, dominando l'intero ambiente circostante. In questa fase apparentemente attiva, ma che è “caratterizzata dalla potenza psichica e fisica”, e in quanto conseguenza di una precedente e pura attività spirituale nella modalità meditativa e contemplativa, è forte la tentazione di lasciarsi trasportare da questa potente carica energetica, e così mettere da parte quella funzione intellettuale in grado di modulare e gestire la passione in modo da evitare spiacevoli effetti di ritorno. Quando poi si avverte che questa carica energetica sta per esaurirsi, è indice che siamo al tramonto di questa fase solare per entrare nella fase di riposo o lunare. In questa fase di totale spassionamento, le mani sono fredde, e mentre il corpo e i sensi si attenuano, la mente diviene lenta e riflessiva, sveglia e luminosa, nel mentre viene rinfrescata dall'acqua del grembo universale sotto la luce dell’intelletto cosmico”.
Fabio Lapini