"Da molti anni oramai, ho intuito che tutto questo sistema era al limite, mentre vivevo nell'immondezzaio peccaminoso e nell'ipocrisia collettiva del luogo comune. Sono decine di anni che cerco di trasmettere questo messaggio alla gente delle blande filosofie di comodo utili solo al loro personale tornaconto. Anni di emarginazione, di impopolarità, ma solo oggi, dopo l'esplosione di quegli ambienti euforici e della bolla del relativismo, sembra che vi siano le condizioni tali, affinché questo messaggio da coloro che finalmente hanno intrapreso una via ascetica possa essere recepito".
Decostruire la normalità
A seguito del mio ultimo articolo intitolato: "Dietro le quinte delle quinte", vorrei qui trattare di quelle dinamiche molto spesso sconosciute dalla gente ordinaria, che riguardano "la struttura psichica e la sua stessa cristallizzazione", che quasi sempre, a causa del costante e condizionante bombardamento subliminale dal quale siamo sistematicamente bersagliati, assimilando determinati elementi e aggregati psichici negativi(1), che nel loro insieme fanno di noi veri e propri catalizzatori di negatività.
Vorrei innanzitutto considerare, che la prima delle cause catastrofiche che ha originato questo evento prima di ogni altra sul piano psicologico e
poi manifestata su quello pratico, è senz'altro ciò che si potrebbe definire: "l'esplosione della bolla del relativismo!".
E' intorno a questo centro argomentativo che vorrei sviluppare una serie di considerazioni.
Se esiste la possibilità di risolvere questa condizione, non è una possibilità individuale ma rigorosamente universale, ed è proprio in quel contesto che risiede la risposta.
Le azioni spiritualmente sterili, non possono produrre alcun beneficio.
Agire a oltranza in un contesto che è caratterizzato "dall'inflazione delle azioni", equivale a tentare inutilmente di togliere l'acqua dalla barca senza considerare di chiudere prima le feritoie da dove entra a pompa magna. A tal proposito, prima di ogni azione, la prima cosa che andrebbe fatta sul piano simbolico, è assolutamente quella di: "avere dapprima l'onestà e il coraggio di scartare le blande filosofie neoliberiste, per poter così decostruire gli schemi psicologici completamente condizionanti, e di conseguenza individuare e prendere le distanze quantomeno ideologiche da tutti i falsi miti e gli archetipi diaballici che tappezzano l'intera società, impartiti da questo sistema anti-Cristico".
"La posizione di coloro, che semplicemente pretendono il ripristino di uno stato di cose a loro misura e secondo la loro concezione positiva dell'esistenza, a prescindere che tale stato di cose sia o meno conforme alle Leggi Universali è una posizione limitata in partenza. Tale limitazione, interessa in primo luogo il piano delle azioni, che mancando di essere spiritualizzate dalla Grazia Divina, non solo non sono affatto efficaci, ma risultano essere secondo la Scienza Metafisica completamente controproducenti".
Ricordo qui, come ho già fatto in altre occasioni, che: "la realtà simbolica è tra tutte le altre sfere di realtà quella assolutamente più determinante", ivi inclusa quella dell'azione".
Decostruire le false concezioni impartite dal sistema anti-Cristico, produce due fatti positivi: il primo (2), è che in tal modo passiamo da uno stato di cristallizzazione materiale a quello opposto del dinamismo spirituale, e il secondo è quello che; durante questo processo, o il processo di bonificazione dell'intera struttura psichica, ritroviamo la nostra natura e la parola di Dio, la Sua Grazia, e per quello che ci interessa in modo particolare in questa occasione, ci troviamo nella condizione di essere graditi alle potenze Celesti che interverranno senza indulgere.
Purificare la struttura psichica, ci rende meritevoli delle considerazioni degli Esseri Celesti, che sono gli unici che possono intervenire in maniera determinante su qualunque circostanza negativa sia individuale che collettiva.
Al contrario, se provochiamo lo sdegno del Cielo, non ci saranno ragioni per lamentarsi di ciò che accade, poiché stando a quanto abbiamo osservato ora, dopo l'esplosione della bolla del relativismo, e del raggiungimento del massimo livello dell'inflazione delle azioni fine a se stesse, tutte le azioni che vengono poste in essere successive e come sempre spiritualmente sterili, risultano essere nulla di più che pretenziose. Il sistema diaballico invece, che ha tutto l'interesse a controllare la massa in modo anti-Cristico, ha impartito alla gente le concezioni sovvertire della realtà, affinché le persone divenissero oggetto di sdegno da parte del Cielo.
Decostruire la concezione relativista della vita e ritornare alla scienza spirituale
Il fatto di considerare i limiti come virtù, è proprio il nocciolo del nostro problema.
Ciò che è degno di stima da parte del Cielo, non è tanto il fatto psicologico di non essere condizionati dagli oggetti dei sensi, quanto invece il fatto simbolico di rimanere conformi alle Leggi universali di fronte al "sovvertimento dell'ordine simbolico delle cose".
Ad esempio: "le varie sedimentazioni propagandistiche moderne, che esercitando pressioni subliminali sulla natura animale degli esseri umani, hanno istillato nella mente della gente il culto idolatra della sessualità a vantaggio della decentratura dell'individuo da se stesso, e di conseguenza l'aumento della sua emotività e della razionalità, a scapito dunque del collegamento intellettuale con il centro universale e dell'intelligenza implicita a questo collegamento, e a scapito dunque della scienza dell'amore.
Per questo, una volta fatti collassare gli intelletti e resi dunque gli individui, liquidi e mercificabili a buon prezzo, hanno creato le condizioni per far passare il fenomeno dell'attività sessuale assieme "liberatoria e virtuosa", quando invece per la Scienza Metafisica Tradizionale rappresenta "la massima condizione di esistenza". Solo per analogia: "la sensazione di liberazione originata dall'orgasmo sessuale equivale a quella derivata dal frizionare una zona del proprio corpo colpita dal prurito".
Ad esempio: di fronte alla condizione derivata dall'impulso sessuale si dovrebbe semplicemente fare i conti con quest'ultimo, badando bene così come viene richiesto da qualunque Tradizione effettiva e regolare, "di non cadere nella grande tentazione di sovvertire il principio e il senso scambiando i limiti per virtù!".
La concezione secondo la quale l'erudizione equivale alla saggezza
Dovremmo decostruire questa idea assolutamente diaballica, basata essenzialmente su un mero formalismo. Idea, se vista dalla prospettiva della Scienza Tradizionale non è altro che un'immensa cloaca di ignoranza, poiché si fonda su basi prettamente empiriche e quantitative, senza prendere minimamente in questione quello che invece per la Scienza Tradizionale è il criterio fondamentale per determinare il sapere, ovvero “i livelli di coscienza cosmici nei quali ogni essere è collocato”.
Questa visione quantitativa, tipica della società moderna, pare affondi le sue radici in particolar modo nella rivoluzione Luterana, quando, con la dottrina della predestinazione “la realizzazione materiale è divenuta segno tangibile e ineludibile della realizzazione spirituale”.
Tale convenzione sociale, naturale conseguenza dell'asfissia immanentista, è funzionale a ogni sistema antropocentrico, socialista, e non per ultimo al capitalismo, per creare a tempo debito certi luoghi differenziali tipicamente materialisti tra la massa, rilanciando di volta in volta gli stessi lustri archetipi e tuttavia mediocri da seguire, in modo che gli individui che costituiscono la società "non evolvano in cultura (da culto), e non diventino recettivi all'intelletto cosmico".
In realtà, il sapere sa tutto ma non dipende dal soggetto, non ha nulla a che vedere con la potenza individuale, la velocità della mente, e la consistente quantità di dati a livello mnemonico, perché il sapere è determinato dal livello di intensità intellettuale, che è l’esatto opposto del rafforzamento dell’io.
Il sapere, sa tutto ma non dipende dal soggetto, non è misurabile dall’abilità discorsiva, non appartiene alla persona, non ha nulla a che vedere con la potenza individuale, la velocità della mente, e la consistente quantità di dati a livello mnemonico, perché il sapere è determinato dal livello di intensità intellettuale, che è l’esatto opposto del rafforzamento dell’io. Al contrario, dipende dall’oggetto, per cui: "la persona diviene sapiente in misura direttamente proporzionale alla sua capacità di subordinarsi ed essere recettiva nei confronti dell’intelletto cosmico".
Allora, se non fosse questa una società diaballica, si terrebbe naturalmente conto necessariamente dapprima della natura di ogni fenomeno, poiché per la legge metafisica della corrispondenza universale delle cose: "l'essere in conformità con le Leggi Universali è causa di buone circostanze, e al contrario non esserne in conformità è causa di cattive circostanze". (Tale principio si trova in ogni Scienza Tradizionale).
Tale Legge, sancisce che: "non si deve alimentare in alcun modo la natura oscura onde evitare i relativi effetti, ma al contrario si deve alimentare la natura illuminata, e dunque, il fatto di porre gli omaggi, fare offerte, e associarsi alle persone dalla natura negativa costituisce di per se “un diaballo”, a prescindere da quanto positivamente queste si presentino e dal loro carisma espresso. Viceversa, il fatto di porre gli omaggi, fare offerte, e associarsi alle persone dalla natura positiva a prescindere da quanto negativamente si presentino costituisce “un simbolo”, e tale rappresentazione è causa di buone circostanze sia a livello individuale che sociale".
Una volta accettato questo principio, si pone il problema di come poter riconoscere la vera natura di un fenomeno a prescindere da come si possa percepire:
I parrucconi vengono scambiati per saggi, ed è perfettamente naturale, dato che "nella gente è viva la scintilla della trascendenza". Tuttavia, siccome hanno tradito la loro stessa coscienza, non hanno l'intelligenza necessaria per avvertire l'errore che il parruccone rappresenta e sostiene a oltranza.
Ebbene, occorre considerare, che tale realizzazione non dipende mai da una facoltà personale ma dalla luce dello Spirito Santo, e pertanto una volta che si è giunti a comprendere la necessità del Suo sostegno in tal senso, vien da se che occorre ricorrere anticipatamente alla preghiera denunciando onestamente la nostra limitatezza umana (Timorato di DIo).
Il falso mito di "essere se stessi"
Troppo spesso si sente dire dalle persone "di essere e sentirsi sé stesse", oppure; che sentendosi in disagio "vorrebbero ritrovare sé stesse", magari modificando determinate cose della loro stessa vita. - Invece, qualunque successo una persona possa avere in tal senso, produrrà altresì un rafforzamento "del piccolo io, o falso sé". - La comprensione di questo punto è fondamentale, per l'evoluzione personale e dunque del mondo intero. Simultaneamente, questa concezione rovesciata ci allontanerà dalle vere qualità dell'anima, di libertà, vero Sé, e purezza. e tutto ciò che otterremo sarà sempre più provvisorio! L'illusione pone l'anima (noi siamo l'anima) davanti allo specchio facendole credere che la vera identità potrà trovarla solo nella natura materiale, ma in realtà il Sé è possibile realizzarlo solamente attraverso il processo di universalizzazione dell'io, e non con gli oggetti dei sensi e le relative gratificazioni date dal rapporto con questi ultimi.
Il falso mito del "non giudizio"
Spesso si sente dire che "non bisogna giudicare", ma come tutte le cose anche il giudizio risponde alla "Suprema Legge dei livelli di coscienza universale". Non solo non è possibile non giudicare se non applicando una sorta di apnea mentale, che poi sfogherà con più forza che mai, ma è addirittura un dovere nei confronti di tutto ciò che ci circonda, e in primis nei confronti di noi stessi e della nostra evoluzione. La differenza, consiste solamente nello stato di coscienza nel quale ci troviamo:
"Una struttura psichica pulita produrrà un giudizio veramente pulito; una struttura psichica passionale, produrrà una valutazione condizionata dalle proprie emozioni, ed infine; una struttura psichica totalmente condizionata dal malessere personale produrrà un giudizio totalmente distorto e basato sull'ego".
Bonificando la mente e ammansendo l'ego ai minimi termini, si può vedere dal punto di vista del Sé e dunque produrre un giudizio corretto.
Il falso mito della "non religione"
"La definizione del termine Religuo, e il suo significato più profondo, in occidente è stato oggetto di un certo riduzionismo concettuale e dunque la sua applicazione ha trovato luogo solo "laddove si sconfina oltre i limiti della fisica e dunque riguardante esclusivamente ciò che è di ordine metafisico".
Ma il significato più profondo del termine, copre tutti gli ambiti della realtà sia spirituale che materiale, e dunque andrebbe riferito più correttamente il significato neutro di "attaccamento", proprio come viene descritto della Baghavad Gita cap.18 sloka 66
"Sarva-dharman parityajya mam ekam saranam vraja"
(Lascia ogni forma di religione e abbandonati a Me).
Allora Religione è;
Religione dell'esistenza (secolarismo);
Religione della famiglia;
Religione del lavoro;
Religione dello sport;
Religione della patria;
Religione della scienza (scientismo);
Religione del corpo;
Religione della mente,
e così via...
Quindi, tutte le cose del mondo sono religioni mondane,
che si distinguono dalle religioni cultuali Trascendenti.
Tradizione e non religione
Religione, come conformazione ontologica intorno a un determinato oggetto di culto, in questo caso può essere inserito nel principio superiore e assoluto di Tradizione, che allora sarebbe positivo e salvifico, mentre in caso contrario, ove la Tradizione è degenerata, come nel caso dell'Occidente, il soggetto diventa religioso di ogni cosa che rappresenti il suo oggetto dei sensi.
Allora, dato che ognuno ha il suo livello di orizzonte intellettuale e dunque il relativo condizionamento materiale e attaccamento agli oggetti dei sensi, l'essere religioso entro un contesto puramente Tradizionale equivale alla realizzazione spirituale in ogni stato e grado di realtà; nel caso contrario, ove la Tradizione non è presente e quindi domina la tempesta dell'anarchia intellettuale, allora la religione diventa materiale, con le relative conseguenze...
Dunque, dovremmo parlare non di religione "ma di Tradizione vera o falsa".
Gli illuminari parrucconi kantiani, con l'obbiettivo magno di far scomparire la superstizione mettendo la religione sotto il domino e il controllo della dea ragione, hanno fallito clamorosamente.
Non solo non sono riusciti nel loro intento, dando modo alla superstizione di trasferirsi a loro insaputa nella nuova religione da loro edificata del "certo", dell'"empiricamente dato", ma non sono riusciti neanche a liberarsi dell'atteggiamento teoretico metafisico!
Nessuna conquista ha avuto luogo in relazione agli scopi da loro prefissati, ma al contrario hanno fatto in modo che l'umanità sprofondasse ulteriormente nel vuoto del nichilismo, laddove la società si è sviluppata nel duplice senso puramente morale e materiale.
Perché non c'era qualcosa da togliere, ma "qualcosa da rimettere!".
Il falso mito della "non gerarchia"
L'ignoranza Occidentale
A partire dai Greci stessi, per poi arrivare a Cartesio che ha spaccato la realtà in due, momento in cui si è inaugurata la stagione delle tenebre intellettuali.
Da quella frattura l'occidente ha perso definitivamente la capacità di pensare l'unità delle cose, e al contrario, per sottrazione e divisione si è incagliato senza possibilità di ripresa nella perenne moltiplicazione di tutte le irrisolvibili dicotomie di ogni grado di realtà.
Le antiche conoscenze, che in forza della loro conformità alle Leggi di ordine universale portavano a conoscere la realtà integrale nell'unità di tutti gli opposti, sono andate perdute e sostituite con la scienza moderna, una pseudo-scienza tutta materiale e a senso unico.
Anche questa dicotomia tanto in voga che vede da una parte: l'essere umano di per sé comunitario nel senso Aristotelico, e dall'altra, l'essere umano anti-comunitario nel senso Hobbesiano del termine (limite tutto moderno), dalla prospettiva della scienza sacra è a dir poco imbarazzante, poiché denota la preponderanza della ragione e l'annichilimento intellettuale, che tradotto in altri termini, consiste nell'incapacità di risolvere, quantomeno concettualmente, il paradigma del duale.
La Scienza Sacra insegna, che "tutta la manifestazione è ripartita in diversi gradi di coscienza, ed è unicamente a partire da questa conoscenza che andrebbe approfondita ogni rappresentazione".
Allora, tutto è "buono o cattivo" a seconda del livello spirituale: uomini, cibo, costumi, strutture, armi, cultura, pensiero, colori, musica, paesaggi, mezzi, persino (e soprattutto) il sesso, e così via...
Tutto è regolato dalla Suprema Legge dei livelli di coscienza universale.
Non c'è reale conoscenza senza quella della gerarchia universale dei livelli di coscienza!
A dispetto di tutte le conoscenze moderne, che sono per determinati motivi, dalla prima all'ultima "tutte conoscenze profane", ci sono le Leggi Universali.
Tra tutte le Leggi Universali che dovrebbero interessare l'umanità per il suo bene, ma che puntualmente vengono completamente ignorate dai vari rappresentanti della filosofia e della scienza moderna, vi è la suprema Legge che regola l'intera manifestazione denominata Tri-Guna o triplice influenza della natura materiale.
Legge, sulla quale sono state fondate tutte società Tradizionali del passato.
Legge imprescindibile per avere una chiara e profonda visione della realtà fenomenica!
«Ciò accade molto spesso, costatando la confusione che regna nella nostra epoca in ogni ambito, di insistere sulla necessità di sfuggirvi, di saper mettere prima ogni cosa al suo posto, ossia di collocarla esattamente in rapporto alle altre, secondo la sua natura e la sua importanza. E' questo infatti che la maggior parte dei nostri contemporanei non sa più fare, perché non ha più nessuna nozione di alcuna vera gerarchia, e tale nozione, che è in un certo qualmodo alla base di ogni società tradizionale, è per questa stessa ragione, una di quelle di più specialmente deputate a distruggere le forse di sovversione la cui azione ha prodotto il cosiddetto spirito moderno».
René Guénon
Più avanti nel corso della storia, dalla rivoluzione francese scaturisce l''idea del tutto ignorante "dell'uguaglianza", che per reggersi ha necessitato della decostruzione di ogni concezione gerarchica, a partire dal senso metafisico, poi teologico, poi ontologico, poi sociale, ed infine naturale. Tuttavia, dato che non può esistere "la non gerarchia", e ancor meno "la legge dei rapporti di forza e dipendenza delle cose", sia nel senso materiale che ancor più in quello puramente simbolico, tale struttura ideologica, fondata sulla diabolica triade sovvertita: falso ego, morale, mentale/razionale, ha prodotto l'illusione molto ingenua della "libertà sul piano sociale" nel senso prettamente immanentistico. In altri termini, l'esistenza, da mezzo è divenuta il fine, e dunque ha assunto il senso assoluto trascendente, dalla quale è stato possibile solo discendere nei suoi gradi inferiori...
La retorica dei "non schemi"
Tra tutte le retoriche della brodaglia stomachevole detta NewAge, troviamo anche quella che pretenderebbe "l'esistenza priva di schemi". Questa retorica, collegata intrinsecamente alle altre due ideologie della "non religione" e della "non gerarchia", e che, come le altre è stata gettata al volgo per disorientare le persone e dunque condannarle alla perdizione, parte sempre dal presupposto illusorio e completamente deviato che sta alla base delle ideologie di matrice gnosticista.
In realtà:
Non esiste l'esistenza senza schemi!
Toglietevelo dalla testa!
L'esistenza è fatta solo di schemi;
schemi che condizionano e schemi che liberano!
La pericolosissima illusione che ne deriva, che poi porta inevitabilmente alla perdizione, è data dalla ideologia istillata nei soggetti (ovviamente predisposti), che produce di fatto "la concezione sovvertita dei princìpi universali", che in questo caso, alla stregua degli altri argomenti specifici che abbiamo trattato precedentemente, vede "la sostituzione del mezzo con il fine", e in questo caso, la prospettiva di partenza coinciderebbe illegittimamente e illusoriamente con il presunto stato incondizionato, unica realtà, che una volta realizzata e acquisita attraverso "la via corretta", traducibile con "una via Tradizionale vera ed effettiva", o ancora adoperando i soliti termini profani; "attraverso gli schemi che liberano" si può dire di aver realizzato "la dimensione dove effettivamente non vi sono schemi".
Un'altra illusione molto ingenua legata a questa devianza, è quella che "sulla base dell'illusorietà dell'esistenza senza schemi, conseguentemente cesso di delegare la mia vita ad altri".
Ognuna di queste ideologie particolari sono collegate tra loro, e in questo caso rimando alla falsa ideologia già trattata della "non gerarchia".
Come possiamo vedere, l'oscurità fondamentale caratteristica di questa era, ha prodotto la quadruplice sedimentazione propagandistica: la libellista cinquecentesca, l'illuminista settecentesca, l'anticlericale ottocentesca, e la comunista novecentesca, che ha dato come risultato, questo psyop multi-secolare, e dunque tutte queste retoriche dall'effetto contro-simbolico e di conseguenza diaballico(1) e (3), costituiscono nel loro insieme un complesso sistema di profondo condizionamento mentale dal quale è altamente improbabile uscirne.
Tutto ciò ha prodotto come risultato un umanità completamente e prontamente programmabile!
L'ideologia fatta passare è stata quella di:
Liberare l'umanità da presunti schemi condizionanti,
concepiti erroneamente e raccontati come tali,
attraverso complessi sistemi di profondo condizionamento
spacciati per sistemi liberatori.
Sulla sessuazione cosmica
Sul piano ontologico, dove ha sede la maggior contaminazione psichica, ho già avuto modo di trattare della sovversione dei princìpi della sessuazione cosmica(3), ovvero il principio mascolino e quello femmineo, che, con la loro sovversione di senso, in primo luogo a causa dell'era oscura nella quale ci troviamo, e dall'altra per mano di coloro. che o in buona o in cattiva fede hanno negli ultimi secoli e soprattutto spingendo particolarmente negli ultimi decenni(4) attraverso la famelica NewAge, hanno favorito tale sovversione a scopi ovviamente progressisti. Tale sovversione di senso, ha fatto si che fosse identificato ad esempio; "il fenomeno del maschilismo come principio mascolino", quando invece ho spiegato che, a causa della carenza intellettuale (vero principio mascolino) era in realtà un fenomeno caratterizzato dal dominio del principio femmineo. La stessa considerazione vale per le varie associazioni fatte ad esempio per l'associazione del fenomeno della guerra con il principio mascolino quando invece ho dimostrato che tutto ciò che ha a che fare con la potenza "non spiritualizzata" è dominata esclusivamente dal dominio femmineo. Lo stesso principio è applicabile dappertutto, ad esempio, anche sulla concezione che l'uomo palestrato e muscoloso che combatte sul ring sia associabile al principio mascolino, quando invece è pura potenza femminea, mentre il principio mascolino dominante lo ritroviamo ad esempio "nell'esile mandarino cinese, nel sufi islamico, nel saggio di ogni popolo". Su questa sovversione hanno potuto manipolare intere masse facendo collassare gli intelletti e aumentare l'emotività, controbilanciata a sua volta dall'aumento della razionalità.
La pericolosa dicotomia "noi siamo Buoni e loro sono Kattivi"
Uno dei nostri punti più deboli nel senso generale e sociale del termine, è l'idea assolutamente da rettificare che "noi siamo i Buoni e loro sono i Kattivi", perché questo modo di pensare, sebbene sia utile nell'immediato in quanto strumento di sfogo del falso ego individuale e collettivo, nel medio periodo è assolutamente controproducente per il fatto che impedisce di avere una visione integrale dell'intera questione. Tale posizione ideologica, equivale alla de-responsabilizzazione per quel che concerne l'attività spirituale, rispetto a quelle che sono le dinamiche sottili del rapporto soggetto-oggetto, come abbiamo potuto vedere, sul piano dapprima psicologico e poi spirituale e simbolico. Tale posizione, non può che ri-determinare nuovamente la stessa realtà aggravata, quando invece, sarebbe piuttosto il caso di ausiliare dell'intervento degli influssi spirituali, i quali passano ad interagire in maniera decisa, dal momento che è decisamente in atto il processo di bonificazione psichica e di rettifica di tutte le convenzioni sociali alle quali abbiamo aderito che non sono conformi alle Leggi Universali(5).
Non sono tutti d'accordo!
Quando si tratta dei Signori degli anelli, non è affatto raro sentire le voci popolari sostenere la tesi che:
"in realtà sono tutti quanti d'accordo tra loro!", e che dunque, tutti i conflitti, le rappresaglie terroristiche, le guerre armate, commerciali, informatiche economiche, che sono sotto gli occhi di tutti, a dir loro "sono tutte scene dell'unica e grande regia mondiale diretta dal classico nuovo ordine mondiale".
Per cui, il fatto che la destra e la sinistra politica sussistano solo nominalmente, e che di conseguenza questo determini necessariamente il rapporto di forza tra la base e il vertice, indicherebbe, che il NWO a sentir loro non avrebbe in realtà alcun antagonista se non il popolo!
Smontare questa assurda idea di comodo è assai semplice, ma l'ideologia immanentista del mondo civile occidentale, mantiene il livello intellettuale della massa entro la soglia della mediocrità e questo crea non pochi problemi di comprensione.
Ebbene, non possono essere tutti d'accordo tra loro perché oggettivamente viviamo "lo scontro tra le forze della Luce e le forze delle tenebre" (o più precisamente, lo scontro tra le forze della Tradizione contro quelle della contro-Tradizione), e pertanto se loro fossero tutti d'accordo, e pertanto tutti quanti negativi, ciò implicherebbe di fatto, che sarebbero nel'insieme la parte negativa e carnefice, e di conseguenza il popolo nel suo insieme sarebbe la parte positiva, vittima e innocente.
Ma se è vero che una parte della popolazione è veramente vittima, un'altra parte un po meno vittima, e un altra parte addirittura carnefice nei confronti degli altri individui della stessa classe sociale, ne deriva, applicando la legge dell'analogia inversa, che anche nella sfera dell'élite non possono essere tutti indistintamente negativi.
Certuni, si affrettano ad indossare la veste candida dell'innocenza, e dunque riconoscersi nella sfera della parte positiva vessata dalle forze negative della sfera dei Signori degli anelli.
Si, di fronte all'oppressore comune è facile sentirsi tutti legati da un certo sentimento, tanto più se questo ci scagiona in qualche modo seppur illusoriamente, dall'accettare e adempiere alle responsabilità più profonde, oltre quelle etiche e morali.
Ecco il gioco del diavolo!
Che consiste nel far cadere la gente nel vittimismo affinché possa sussistere e aggravarsi questo stato di cose, e di conseguenza la perdizione eterna delle anime!
Come abbiamo visto, questa affermazione non sta in piedi, perché ogni individuo che costituisce la sfera della massa ha il proprio livello di coscienza, così come tutti coloro che costituiscono l'élite sociale, poiché "non può esistere alcun essere manifesto che non risponda alla Suprema Legge della triplice influenza della natura materiale".
E allora affermare questo significa "di fatto" de-responsabilizzare il popolo per intero, laddove invece, anche se più o meno indirettamente ognuno ha le sue colpe.
Invece, è questo il momento per attivarsi, tutti indistintamente, e attaccare dentro di noi e non fuori, per vedere sgretolarsi finalmente fuori di noi questo stato di cose infernale!
No signori, loro non sono affatto d'accordo tra loro così come possa far comodo pensare, anzi, si potrebbe dire che abitano nella sfera del caos!
È solo, che anche lì come qui, ci sono due correnti contrapposte che riguardano rigorosamente l'intera società dalla testa ai piedi, così come ho descritto nel mio articolo qui sotto allegato(7) "il duplice senso della vita": quella positiva e ascetica della Luce, e quella negativa e passiva delle tenebre, e la vittoria della prima sulla seconda dipende unicamente dalla nostra attività spirituale, dalla nostra rinuncia alla visione statica e secolarista della vita!
Comprendiamo il profondo significato di Nobiltà di Spirito
Il Cielo ama i nobili non i buoni!
(1) Per ulteriori approfondimenti potete ascoltare l'audio/video sottostante dal titolo "Simbologie e effetti sociali".
(2) Senza entrare i proposito dentro i processi più sottili della mente individuale e cosmica, che ho già affrontato in parte in altri articoli che vi allego qui sotto.
(3) Ascoltare l'audio/video che troverete qui sotto dal titolo: "Tradizione, anarchia intellettuale, sessuazione cosmica".
(4) Vedere l'articolo intitolato "massacro simbolico".
(5) Idem come al punto (1)
(6) Vedere l'articolo "massacro simbolico"
Audio/Video
Articoli